Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
Estroso come tutto il cinema di Kaurismaki. Ariel giunge alla fine, una sorta di fata morgana in forma di nave che porterà (forse) il protagonista verso una terra promessa dopo una serie di surreali disavventure. Dal nord arriva spesso un modo filmico altro che, seppure in percentuale infinitesimale rispetto all'ondata a stelle e strisce, ci raggiunge piacevolmente lambendo le nostre sponde. Lo stile del regista finlandese si impone al nostro sguardo con un percorso fatto di originalità, gran lavoro d'artigianato e stile netto, asciutto, sempre vincolato (il miglior pregio) ad una lettura della società solidale, intelligente e umana. L'episodio in questione si vede con curiosità, stupore, sorriso e una certa strana forma di partecipazione. Taisto è uno sconfitto dalla vita al quale ci piace pensare il futuro riserva una piacevole quiete, finalmente lontano da guai e sfortune.
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