Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Remake di un film muto portato al successo da Rudy Valentino, ancora rimpianto nel '46. Riccardo Freda seppe interpretare i gusti del pubblico e questo "Aquila nera" fu campione d'incassi, battendo "Il bandito": meglio immergersi in un'avventura distante da noi che macerarsi anche al cinema nelle ferite ancora aperte da una guerra finita da poco.
AQUILA NERA (1946) ♣
(prima recensione)
Brazzi ha l'arduo compito di far dimenticare il Dubrowski di Valentino del ‘25. il film si giova pure d'un cattivo credibile (Harry Feist, il maggiore Friedman di "Roma città aperta"); l’altro è Cervi (difficile odiarlo...) nonchè di una Irasema Dilian allora in auge (già un buon motivo per vederlo). Valido cast: anche Morelli, Stoppa, Pavese.
https://ok.ru/video/1237598538330
(per vederlo in rete)
♣ = Opinione sintetica n° 51 (contenuta entro i 350 caratteri previsti per i "commenti brevi")
cherubino,
22.9.20
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Le prossime immagini sono a colori ma il film è un bel bianco/nero.
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