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Radiazioni BX distruzione uomo

Regia di Jack Arnold vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Radiazioni BX distruzione uomo

di Eliaabbondanza
9 stelle

Il cinema fantascientifico ha sempre trattato tematiche scottanti e imponenti, mostrando i rischi che corrono l'umanità e il pianeta in cui vive:mi vengono in mente opere come Assalto alla terra(dove lo scoppio di una bomba atomica trasforma una colonia di innocue formiche in un esercito di giganteschi mostri assetati di carne umana e pronti ad uccidere) o 2022- i sopravvissuti(in cui un forte aumento della popolazione porta un industria alimentare al riciclo di cadaveri umani per cibare la gente), pellicole spietate, al passo coi tempi,  che tuttora appassionano e inquietano. Tuttavia é questo Radiazione bx- distruzione uomo a imprimersi maggiormente nella memoria dello spettatore: un indiscutibile vetta del genere, il migliore ( assieme all'Invasione degli ultracorpi, di Don Siegel) realizzato negli anni'50. Il più angosciante, rivoluzionario, curato( gli effetti speciali, nonostante i pochi mezzi a disposizione, non risultano mai datati, anzi: sono scioccanti ed esaltanti per realismo e per il coinvolgimento che riescono a provocare nello spettatore!) . Questa specie di odissea kafkiana, tanto bizzarra e surreale quanto tragica e disperata, può essere divisa, essenzialmente, in due parti. La prima( la scoperta del problema che affligge il protagonista e il suo lento evolversi) è magistrale per coinvolgimento emotivo, ricchezza di trovate e annotazioni, ritmo serrato,  interpretazioni degli attori principali. È qui ( in questa prima parte) che la pellicola sprigiona( oltre ad una felice rappresentazione della classe media americana) una potente e sublime forza drammatica, mostrando le vicende di un uomo che , giorno dopo giorno, si ritrova a perdere, in quantità sempre maggiori, il suo orgoglio e la sua dignità( particolarmente riuscito il rapporto con la moglie, che comincia a trattare con disprezzo, provando imbarazzo, vergognandosi, davanti a lei, della condizione in cui si ritrova), vedendosi trasformato in un fenomeno da baraccone, un emarginato sociale, un Freak( quei freaks a cui Tod Browning aveva dedicato, 25 anni prima, un opera straziante e sconvolgente):  senza poter lavorare e senza poter uscire di casa, senza poter porre rimedio in alcun modo alla sua "malattia", dovendo stare attento ai mass media( che lo cercano, dimostrandosi senza cuore e senza pudore,  per articoli e interviste, incuriositi da questo strano e pietoso "caso umano", vedendo in lui solamente un possibile scoop), sempre più solo, isolato, vittima di una depressione che gli rosica il cervello...

Ma è la seconda parte a rimaner impressa maggiormente nella memoria, così carica di suspence, azione travolgente, cura dei particolari, sequenze memorabili( il ragno "gigante", la scalata del mobilio per raggiungere un pezzo di formaggio con cui sfamarsi, l'allagamento della cantina), invenzioni geniali( la singolare arma tratta da un ago, la sequenza della trappola per topi): un meraviglioso, indimenticabile racconto di sopravvivenza, dove anche il più indifeso e tenero degli animali( il gatto) o il più insignificante degli oggetti può diventare un pericolo mortale, e dove si capiscono tutte le capacità del regista, oggi praticamente dimenticato ( e autore di altre perle del genere fantascienza, come Destinazione...terra o Il mostro della laguna verde), e le qualità dello script( la sceneggiatura è tratta da un libro di Richard Matheson, autore, tra le altre opere, anche del romanzo da cui è stato tratto L'ultimo uomo della Terra con Vincent Price, che condivide con questo diversi fattori,comd la solitudine con la quale il protagonista si ritrova a dover affrontare i suoi problemi e i suoi ostacoli, e la visione pessimistica di quello a cui potrebbe andare incontro il nostro pianeta). Ottimo il finale, che nella sua amarezza, cela un velo di speranza( il protagonista rimarrà  piccolo, ma imparerà a convivere con questa situazione). 

Dispiace annotare che un film così attuale sia al giorno d'oggi così poco ricordato...

Voto:9/10.

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Ultimi commenti

  1. (spopola) 1726792
    di (spopola) 1726792

    Complimenti!! un bel contributo il tuo che spero diventi un inv ito per il recuipero di questo capolavoro della fantascienza impegnata che ha in buona parte caratterizzato un genere molto amato e frequentato come questo soprattutto nella seconda metà del secolo scorso. Co0me ridordi anche tu, Arnold realizzò il suo film partendo dalla sceneggiatura che Richard Matheson aveva ricavato direttamente dal suo romanzo "The Shrinking Ma", Ne è venuta fuori una pellicola molto inquietante dove il tema della paranoia (un elemento che si trova spesso nella narrativa dello scrittore) si mescola con quelle tematiche Anoldiane (quelle del progresso scientifico che diventa distruttivo per l'uomo che perde così la sua udentutà e quello edell'impotenza virile: al riguardo, c'è una sequenza molto indicativa che però non sempre è rimasta presente nell copie tutt'ora in circolazione, perchè tagliatsa per le programmazioni in Tvm che è poi quella - ironicissima -in cui il protagonista ormai ridotto aun'altezza di circa un metro e mezzo, mostra tutto il suo disagio di fronte alla moglie rimasta a grandezza naturale, che lo porterà poi a iniziare una relazione con una nana. Davvero sorprendenti (per l'epoca) gli effetti speciali realizzati da Clifford Stone che utilizzò gli obiettivi a focale variabile della Zonmar Corp.

  2. Eliaabbondanza
    di Eliaabbondanza

    Ciao spopola, grazie dei complimenti! Sono contento che tu condivida il mio apprezzamento per questo gioiello del cinema di fantascienza; spero anch'io che leggendo questa recensione, qualcuno sia spronato a vederlo visto che, oggi come oggi, sono veramente in pochi a conoscerlo( ed è un vero peccato viste la modernità degli effetti speciali e del tema trattato). Un saluto!

  3. Ethan01
    di Ethan01

    Bellissima recensione per un piccolo grande capolavoro della fantascienza, purtroppo oggi ingiustamente dimenticato come giustamente dicevi.
    Mi piace molto l'accostamento a "L'ultimo uomo sulla terra" e che tu abbia ricordato anche Jack Arnold, un vero maestro nel pellicole di questo genere (e non solo).
    Ciaoo

  4. Eliaabbondanza
    di Eliaabbondanza

    Hai proprio ragione: jack arnold è stato un grande maestro, anche se purtroppo al giorno d'oggi il suo lavoro tende ad essere sottovalutato e poco ricordato...Eppure nel corso della sua prolifica e variegata carriera ha saputo dar vita a innumerevoli gioiellini( odiernamente sconosciuti o poco più), godibili e attuali oggi come allora :penso a Tarantola, a I figli dello spazio, al mostro della laguna nera e al suo sequel, La vendetta del mostro ( veri e propri cult della fantascienza anni 50); alla commedia satirica Il ruggito del topo con peter sellers; al western La pallottola senza nome...
    Radiazioni BX è di sicuro il suo film migliore, l'opera che più ne dimostra il talento, l'originalità, l'innovazione, il senso del ritmo e della suspense...una vera e propria vetta del genere, che meriterebbe non solo una rivalutazione, ma anche di essere studiata e approfondita nelle scuole di cinema!
    Un saluto!

    1. Ethan01
      di Ethan01

      Sono completamente d'accordo!
      Dei titoli che hai citato ho visto soltanto "Tarantola", "Il mostro della laguna nera" e "La pallottola senza nome", che sono davvero dei "gioiellini"; gli altri andrò a recuperarmeli al più presto.
      Arnold (come tanti altri maestri del passato) non aveva bisogno di un tripudio di effetti speciali e gratuiti quanto inutili effettacci (come purtroppo spesso accade oggi) per arrivare a colpire la mente dello spettatore, e sapeva girare grandi film giocando d'intelligenza e sfruttando al meglio i bassi budget che aveva a disposizione. Quando il cinema era ancora sostanza e non apparenza...
      Un caro saluto!

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