Regia di Jack Arnold vedi scheda film
Titolo italiano veramente assurdo, per uno dei massimi film di fantascienza degli anni cinquanta. "The Incredibile Shrinking Man", il titolo originale, ovvero "l'incredibile uomo che si restringe", è considerato il capolavoro di Arnold, onesto film maker, che negli anni cinquanta realizzò tutta una serie di film a basso budget, di tipica serie B americana, tutta mostri, alieni e beata innocenza. Qui, invece, fa il botto. Innanzitutto ha la ferrea sceneggiatura di Richard Matheson, uno dei più grandi scrittori di racconti di fantascienza mai esistiti, e dopo una prima parte noiosetta, con la classica rappresentazione della famigliola felice americana di quei tempi, tutta melassa e media borghesia, quando il protagonista comincia a rimpicciolire, inizia un altro film, splendido, teso, con effetti speciali sorprendenti, in cui ogni elemento diviene pericolo, dal gatto, al ragno, alla cantina, resa con una verosimiglianza notevole. Tutto fatto a mano, artigianalmente. Il finale filosofico pare sia opera dello stesso Arnold, che modificò il finale scritto da Matheson, e, sinceramente, non mi è parsa una scelta felice. Unica vera pecca, a mio parere, è la colonna sonora, perennemente presente e perennemente invadente, al limite del fastidio fisico, con il tipico arrangiamento orchestrale che accompagnava i film del genere. Questo film è un piccolo gioiello e giustamente rende fama imperitura al regista ed è uno dei capisaldi delle fantascienza tout-court. Assolutamente da recuperare.
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