Il critico musicale Cornelius sta scrivendo una biografia su un celebre violoncellista, e per ottenere un'intervista si reca in visita a casa sua per alcuni giorni. Non riuscendo ad avvicinare il musicista, Cornelius conversa con le numerose donne che vivono con lui, venendo a conoscenza di parecchie indiscrezioni "intime" che deciderà di usare per mettere in atto una strana vendetta...
Note
Misurandosi coi toni - per lui inconsueti - dell'ironia e del grottesco, Bergman (anche sceneggiatore, con Erland Josephson) esplora il pianeta femminile, concedendosi altresì una divertita rivincita contro certa bolsa e ottusa critica cinematografica.
Il più grande regista drammatico di sempre tenta la strada della commedia ma mal gliene incoglie. Il risultato è una cretinata che arranca, stufa e non diverte neanche per sbaglio. Perfino attrici altrove sublimi: Bibi Andersson, Eva Dahlbeck, Barbro Hiort af Ornäs, qui sono comprensibilmente spaesate.
Pellicola strutturata come una pochade e dialoghi grotteschi che si avvicinano a un minuetto musicale.Per me un film minore del maestro svedese,un po' distante dai suoi tanti capolavori.
Il film inizia nella camera ardente in cui è deposta la bara dove giace il maestro di violoncello Felix, presenziata dal critico Cornelius (Jarl Kulle), che ne ha curato la biografia, e vede sfilare tutte le sue donne, Adelaide (Eva Dahlbeck), Chimera (Bibi Andersson), Isolde (Harriet Andersson), Madame Tussaud (Karin Kavli), Traviata (Gertrud Fridh), Cecilia (Mona Malm) e Beatrice… leggi tutto
Al funerale di un celebre violoncellista (che non si vede mai in faccia) partecipano la moglie e le numerose amanti più o meno ufficiali. Un flashback rievoca gli avvenimenti dei suoi ultimi quattro giorni di vita, a partire da quando un musicologo era venuto a trovarlo nella villa di campagna per scriverne la biografia ed era entrato in contatto con il suo harem e la sua corte di… leggi tutto
Anche ai geni è consentito "pazziare", almeno una volta nella carriera, per cui passi anche questo A proposito di tutte queste... signore, purché non si voglia sostenere che si tratti di un grande film. È uno scherzo, che consente al Maestro di togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti della critica, stigmatizzata per qualche eccesso di ferocia e di… leggi tutto
Al funerale di un celebre violoncellista (che non si vede mai in faccia) partecipano la moglie e le numerose amanti più o meno ufficiali. Un flashback rievoca gli avvenimenti dei suoi ultimi quattro giorni di vita, a partire da quando un musicologo era venuto a trovarlo nella villa di campagna per scriverne la biografia ed era entrato in contatto con il suo harem e la sua corte di…
Il film inizia nella camera ardente in cui è deposta la bara dove giace il maestro di violoncello Felix, presenziata dal critico Cornelius (Jarl Kulle), che ne ha curato la biografia, e vede sfilare tutte le sue donne, Adelaide (Eva Dahlbeck), Chimera (Bibi Andersson), Isolde (Harriet Andersson), Madame Tussaud (Karin Kavli), Traviata (Gertrud Fridh), Cecilia (Mona Malm) e Beatrice…
Anche ai geni è consentito "pazziare", almeno una volta nella carriera, per cui passi anche questo A proposito di tutte queste... signore, purché non si voglia sostenere che si tratti di un grande film. È uno scherzo, che consente al Maestro di togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti della critica, stigmatizzata per qualche eccesso di ferocia e di…
Però ogni dicembre le feste natalizie e di fine anno arrivano puntuali. Legggete i titoli dei seguenti fim; la play è per tutti gli utenti di questo sito bislacco.
e vorrei permettermi di palesare le mie impressioni su questa comunity ; a chi non interessa può anche passare altrove. Direi che fondamentalmente esistono diversi tipi di interventi (parlo di Playlist…
Se veramente è un film "alimentare" (non tanto per Bergman quanto per la sua casa produttrice) "un film completamente artefatto" come dichiarò lo stesso regista, be' i casi sono due: o il maestro svedese era talmente pignolo e vanitoso che non riusciva a non curare perfettamente anche i film che non erano propriamente "suoi", o Bergman era talmente grande che girava film più…
E' senz'altro il meno bergmaniano dei film di Bergman, innanzitutto per la tematica e per i toni scherzosi, ma anche per il linguaggio cinematografico che apertamente si rifà al cinema muto degli anni in cui la storia si svolge. Le comiche di Cornelius, stereotipo del critico musicale severo e tronfio, sono l'occasione per mostrare un'umanità femminile variegata ma con una costante carenza a…
SETTE DONNE E UN MISTERO attorno ad un pluriacclamato artista passato a miglior vita. Visibili discrepanze tra il ricordo del defunto custodito dalle vedove allegre ed una controversa biografia fresca di stesura. Ma è proprio vero che un artista privato dell’apporto critico si estinguerà per sempre, mentre colui che ne usufruirà sarà additato ad eterna gloria? Tra sparatorie a vanvera,…
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Commenti (2) vedi tutti
Il più grande regista drammatico di sempre tenta la strada della commedia ma mal gliene incoglie. Il risultato è una cretinata che arranca, stufa e non diverte neanche per sbaglio. Perfino attrici altrove sublimi: Bibi Andersson, Eva Dahlbeck, Barbro Hiort af Ornäs, qui sono comprensibilmente spaesate.
commento di SteSondrio88Pellicola strutturata come una pochade e dialoghi grotteschi che si avvicinano a un minuetto musicale.Per me un film minore del maestro svedese,un po' distante dai suoi tanti capolavori.
commento di ezio