Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
"Racconti di giovani amori" diretto nel 1967 da
Ermanno Olmi,devo dire che non mi è dispiaciuto.
Il Film è una serie di corti nella durata di 50 minuti circa del Maestro Ermanno Olmi,
che sono:"Nino il fioraio"-"Bomba vale a dire"-
"Ballata beat di Vincenzo"-"Franco e Antonio gli scienziati"-
"Qualcosa di Niki" e "Il ragazzo di Gigliola",
dove ci descrive un sentimento indescrivibile come l'amore,
come ogni tipo di amore.
Ma contempo ci descrive la giovane generazione del 1966,
con i suoi disagi e le cattive azioni,e fa entrambe
le cose con molto profondità,entrandoti dentro
e a scuoterti la coscienza,come solo lui sa fare.
Era l'Italia pre-sessantottina in bianco e nero
dove questo disagio giovanile sarebbe sfociato
in una protesta,infatti si avverte una rabbia
interna,dove l'episodio "Il ragazzo di Gigliola",
la mette in mostra bene.
Infatti che questo è l'episodio migliore,
racconta una storia d'amore tra vicini
di pianerottolo,che cominciano a frequentarsi
per caso,per poi innamorarsi.
Ma il ragazzo ha un amico stupido che ha il
vizio di rubare e questa è la cosa che metterà
nei guai a entrambi,ma Cigliola non sapendo
che fine ha fatto,lo viene a scoprire
dalla madre che è accusato in un processo
con furto con scasso.
E qui che c'è la arringa dell'accusa che fa riflettere
che è una critica verso questa generazione
che non sa come occupare il tempo,
e sperando che questa non diventi
"normale amministrazione",che può essere
solo pericoloso.
Invece in:"Qualcosa di Niki" ci descrive
la personalità di un giovane che ha trovato
una graziosa ragazza per caso,e ci descrive
lo sbigottimento di stare insieme a una
ragazza e contempo la passione e l'amore
che le attraversa tutto il corpo.
La sua ragazza Niki è bella,acqua e sapone
e con uno sguardo innocente e con lui
si capiscono anche non parlando,insomma
in silenzio con i suoi pensieri.
Da segnalare la buona direzione degli Attori,
dove risultano tutti sconosciuti e gente comune
dove figurano:
Luciano Piergiovanni-Renata Carniglia-Graziella Menichelli
e Caterina Barbero.
In conclusione un prodotto medio,destinato
alla televisione dell'epoca dove si
voleva descrivere i pensieri di questa
generazione di giovani dove la musica,
l'amore e la scienza sono le cose più
interessanti da focalizzare e il maestro
non cade nella banalità e rendendo il
tutto profondo e realista.
Il mio voto: 6,5.
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