Espandi menu
cerca
I racconti della luna pallida d'agosto

Regia di Kenji Mizoguchi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

ed wood

ed wood

Iscritto dal 6 dicembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 169
  • Post 2
  • Recensioni 1343
  • Playlist 9
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I racconti della luna pallida d'agosto

di ed wood
10 stelle

Un film splendido, da ogni punto di vista. Come tanti capolavori, il suo fascino scaturisce da una dialettica dei contrari: il fanatismo degli uomini contro il buon senso delle donne; l'orrore reale e storico della guerra contro il fascino visionario e mitico della fantasia. Un film impeccabile nel disegno dei personaggi, nella successione dei tempi narrativi, nella capacità di inventare paesaggi evocativi fra sogno e realtà (come la traversata del lago, in una fitta coltre di nebbia). Utilizzo suggestivo della colonna sonora, in un'opera capace di elogiare il lavoro artigianale e di condannare l'avidità mercantilistica, di decantare la mite e dolente dignità delle mogli abbandonate dai propri mariti ad un universo di violenza e barbarie, di condannare senza appello la follia del militarismo (anche nella veste nobile del samurai, qui ampiamente ridicolizzata), di concepire e rappresentare la dimensione onirica come ambiguo limbo di incanto estatico in procinto di precipitare nell'incubo, di ricordarci infine che la Morte è sempre la sostanza ultima delle peregrinazioni umane su questo pianeta. Lo stile di Mizoguchi è inconfondibile: il movimento si crea in profondità, non tanto per mezzo di soggettive o carrelli a seguire, ma facendo muovere o interagire i personaggi fra i diversi piani di un'inquadratura ferma. Più frequente invece è il carrello laterale, altra cifra tipica di Mizoguchi: tramite concisi piani-sequenza, il maestro nipponico riesce a risolvere con poche mosse momenti clou, conferendo ad essi quella singolare mistura di pathos sommesso, impotenza e pietas che contraddistingue il suo sguardo. Penso sinceramente che gli ultimi, sconvolgenti, tristissimi 10 minuti di questo film siano una delle pagine più alte di tutta l'arte cinematografica e un esempio forse insuperato di rappresentazione dello "spirito" tramite un linguaggio così "materialista" come quello del cinema. 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati