Regia di Jean Renoir vedi scheda film
Perfetto esempio del vecchio adagio secondo cui a volte il risultato finale è inferiore alla somma delle sue singole componenti. Se era lecito attendersi molto di più da un Maestro come Renoir, non si poteva certo pretendere di più dalle stars presenti scarsamente stimolate da una sceneggiatura schematicamente votata a fini meramente propagandistici e nulla più. Ciononostante, non mi vergogno a dire che nel "duplice" finale mi sono commosso. Evidentemente il tocco "umano" di Renoir ha saputo una volta di più far vibrare qualche corda interiore - con la complicità del volto pacioso di Laughton e lo sguardo fiammeggiante della O'Hara - a dispetto della posticcia ricostruzione e dei calcolati intendimenti. La compianta Una O'Connor recita con anacronistica affettazione da epoca del muto, assai più valida ed apprezzabile nei ruoli a sfondo ironico.
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