Regia di Paul Bartel vedi scheda film
In un futuro non molto remoto, gli U.S.A. sono governati in modo dispotico. Il popolo è intrattenuto - e distratto - con una corsa automobilistica annuale coast to coast, nella quale tutto è permesso, e si guadagnano punti investendo persone. Un'organizzazione di ribelli infiltra un'associata tra i partecipanti alla gara, con lo scopo di sabotarla. Il film ha in sè una certa dose di "cattiveria", pur non prendosi mai troppo sul serio. Con una ricostruzione sfumata nei contorni, crea un'atmosfera solida ma non particolarmente originale dell'ipotizzata America del futuro: costante controllo da parte di agenti governativi sulla popolazione; populismo; onnipresenza (ed onnipotenza) dei media; un contrasto a tutto ciò relativamente fiacco. Originale la selezione dei personaggi: ogni vettura ha un equipaggio composto da pilota e navigatore; ognuno si ispira nei costumi a contesti o personaggi storici particolari (Roma classica, Terzo Reich, etc.). Spiccano gli attori David Carradine, nel ruolo di un conducente misterioso, ed uno Stallone giovane, e quasi "inoffensivo", ma reso incline a quell'espressività che gli sarà caratteristica negli anni a venire. Il film procede e diverte senza particolari colpi di scena, e si conclude senza scossoni. E' stato probabilmente fonte d'ispirazione per film quali the "The Running Man" o videogiochi ("Carmageddon").
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