Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Zampa inizia la sua trilogia, con questo testo tratto da un romanzo di Vitaliano Brancati “Il vecchio con gli Stivali”, una storia che attraversa un fascio d’anni determinanti per la nostra storia, iniziando dal 1934 e finire con lo sbarco degli americani in Sicilia. Ci sono anche dei documenti e filmati d’epoca, che si mescolano a dovere con la storia del film, che ha senz’altro un lieve sapore didascalico, ma rimane sempre un film interessante, che affronta le varie tipologie di caratteri che anche in una stessa famiglia si formavano. Gli argomenti scottanti ci sono tutti, ad iniziare con il tesseramento forzato, per andare sul problema della guerra civile in Spagna, fino alla guerra in Africa , Grecia e Russia ed arrivare allo sbarco degli americani. Tutto questo ci fa attraversare i comportamenti degli italiani che con il trasformismo sanno convivere e non manca anche delle sottili linee ironiche. Il film affronta un argomento, che, benché dovevamo aver buttato il fascismo alle spalle, ebbe qualche problema ed infatti ancora oggi il film non è molto di casa in Tv. La stessa guerra civile in Spagna era quasi un tabù fino alla fine degli anni ’60, quindi parlandone a quell’epoca ed in maniera strutturata non fu cosa gradita. Un film che ha il suo fulcro nel padre di famiglia, ma diciamo che oltre a questo è un film corale che porta a casa il risultato che oggi come oggi fa riflettere non poco, anche per il periodo attraversato. Il film fu sceneggiato dallo stesso Brancati con Amidei e altri, che aggiunse con gli anni altri due capitoli: Anni Facili, che ebbe delle noie tremende con la censura e Anni Ruggenti. Da menzionare la bellissima fotografia in bianco e nero di Montuori con base una città come Modica
una storia che cavalca un perido importnate delel nostra storia
Sostituì Bragaglia, ma penso che la cosa sia stata più che benefica
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