Regia di Andrew Haigh vedi scheda film
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: ESTRANEI
I'll protect you from the hooded claw. Keep the vampires from your door.
Ti proteggerò dall'artiglio incappucciato. Tieni i vampiri lontani dalla tua porta.
Solo la scelta di iniziare e finire con l’attacco di The power of love dei Frankie Goes to Hollywood, fa di Estranei il più bello e struggente film dell’anno ed eleva Andrew Haigh nell’olimpo dei registi che dobbiamo proteggere per come rappresenta il cinema come espressione massima della sensibilità dello spettatore.
Partendo dal romanzo dello scrittore giapponese Taichi Yamada scritto nel 1987, Andrew Haigh lo fa suo e lo trasforma nella rappresentazione del suo dolore. Comunica direttamente con noi spettatori dicendoci che solo il Potere dell’amore può farci superare il dolore che si nasconde nel profondo della nostra anima e ci permette di affrontare e liberarsi dai fantasmi del nostro passato che ci condizionano la vita e rischiano veramente di lasciarci in un limbo che ci immobilizza per tutto il tempo che ci rimane.
Andrew Haigh ambienta questa storia di solitudine e speranza in una Londra indefinibile, il protagonista Adam vive quasi isolato in un condominio di recente costruzione ma ancora disabitato.
Dalla finestra di Adam si vede una fredda Londra metropolitana che potrebbe essere Tokyo, Milano o New York ma dalla strada si vede un altrettanto palazzo freddo con due sole finestre illuminate che ci proiettano le esistenze di due anime fragili. Oltre Adam, c’è l’altrettanto tormentato Harry. Un ragazzo dallo sguardo sofferto e un sorriso timido che armato dal coraggio proveniente da una bottiglia di whisky chiede ad Adam un po’ di compagnia.
Ma Adam ha un blocco sia creativo (è uno sceneggiatore fermo alla prima riga) ma soprattutto emotivo e per questo motivo declina l’invito.
E partendo da “Esterno, villetta di periferia, 1987”, Adam inizia un suo personale viaggio nel tempo e nel suo passato doloroso che gli ha devastato la vita.
Incontra i fantasmi dei genitori morti per un incidente la notte di Natale quando aveva 12 anni. Sono Giovani e belli come quella tragica notte mentre lui è cresciuto con quella sofferenza che gli ha distrutto l’anima. Con quel bel poliziotto che gli ha dato la bruttissima notizia.
Adam ha bisogno di fare pace con sé stesso e proietta le sue paure in questo dialogo continuo con i suoi amati mamma e papà. Comunica loro che è diventato uno scrittore per il cinema, notizia da dare con orgoglio ai vicini ma contemporaneamente annuncia la sua omosessualità notizia da tenere nascosta ai vicini.
In questo trip mentale tra la realtà caratterizzata dalla solitudine e la voglia di innamorarsi di Harry e l’ultraterreno amore genitoriale, il regista parla con noi e ci comunica indirettamente il suo dolore.
Lo fa utilizzando la colonna sonora di quegli anni ’80 molto comunicativi e rivelatori nel mondo queer londinese. Oltre i Frankie Goes To Hollywood abbiamo Alison Moyet, gli HouseMartin, Erasure ma soprattutto i Pet Shop Boys.
Il momento in cui la madre canta ad Adam, “Always on my mind” davanti all’albero di Natale è il punto più alto di amore che un genitore può dare a un figlio smarrito e spaventato.
Estranei oltre ad essere un film scritto benissimo da Andrew Haigh, è un film di attori.
Da Andrew Scott a Paul Mescal fino ai genitori interpretati da Jamie Bell (il celebre Billie Elliot) e Claire Foy sono tutti in parte e rendono Estranei un film perfetto.
Da vedere per credere la scena dell’addio definitivo ai propri fantasmi nel loro locale preferito, un viaggio dentro il dolore ma al tempo stesso una rinascita verso una nuova vita fatta d’amore.
E alla fine, proprio come nel videoclip dei FGTW, ci rendiamo conto che tutti diventeremo una stella che brilla nel cielo immenso grazie al “Potere dell’amore”.
VOTO 10 MA ANCHE 13 O 14.
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