Regia di David Ayer vedi scheda film
Stati Uniti D'America. Eloise Parker, insegnante in pensione e donna impegnata in associazioni benefiche, si suicida. I conti bancari sotto il suo controllo sono stati svuotati da una banda di hacker e truffatori telematici che agisce sotto copertura all'interno di un call center. Sulle tracce dei criminali si lanciano la figlia Verona, agente del F.B.I., e Adam Clay, un uomo di mezza età, il quale condivideva con Eloise la grande proprietà di quest'ultima, isolata in una radura al centro di una vasta foresta. Quest'ultimo, un uomo dimesso, solitario, grato all'anziana, poichè ha avuto cura di lui, di mestiere apicoltore, è appartenuto al corpo dei "beekeeper", vere e proprie macchine da guerra umane, votate alla salvezza della nazione, chiunque ne sia a capo. L'una e l'altro, ognuno a modo suo, "risalgono" la catena di responsabili dell'attività truffaldina svelando un colossale giro di malaffare che coinvolge, con diversi gradi di consapevolezza, i vertici del potere politico nazionale. David Ayer, regista statunitense, dirige, in un film ricco d'azione, Jason Statham, nel ruolo del "beekeeper" Adam Clay. Così come l'apicoltore conosce l'organizzazione delle api, proteggendo gli alveari, il "beekeeper" è stato formato, nell'ambito di un progetto segreto per la sicurezza nazionale, al fine di tenere indenne la società della propria nazione da qualunque minaccia sia in grado di metterla in pericolo. Anche a costo di colpire molto in alto ... Ed è ciò che fa Adam. Dà l'assalto alla sede del call center ove lavorano gli hacker che hanno spinto Eloise ad uccidersi; apprende che essi sono al soldo di un'organizzazione molto potente e ramificata che ha a capo nientemeno che Derek Danforth, il figlio della Presidente degli U.S.A., recentemente eletta con l'aiuto delle società del ragazzo, ben addentro, nonostante la giovane età, ai meccanismi del potere. Egli ha finanziato, grazie a truffe sul web, vendita di NFT, criptovaluta ed altre fonti di reddito di recente diffusione, la campagna elettorale materna; la donna, neoeletta, per quanto spregiudicata, è comunque all'oscuro delle macchinazioni del figlio, finchè Derek non le dice tutta la verità, mettendola in guardia circa l'arrivo di Clay, uomo temibile e determinato. Adam spazza via tutto ciò che appartiene a Derek; non si preoccupa molto dei danni collaterali. Risparmia membri delle forze dell'ordine in "buona fede", ma non ha pietà per le guardie, più o meno prezzolate, al soldo dei suoi nemici. Combatte con forza e furbizia, con armi e a mani nude. La sua strada s'intreccia con quella di Verona Parker, figlia di Eloise. In qualità di agente del F.B.I. è tenuta a fermare Clay, ma ella si trova sempre un passo dietro di lui. Quando, in epilogo, il conto dei "cattivi" è chiusoi, ha l'occasione di colpire il "beekeeper", ma lo risparmia, preferendo favorire la giustizia, non la legge. La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto scialba; sono quasi tutti stereotipati. E' un'eccezione Jessica (Jemma Redgrave), mamma di Derek e neoeletta Presidente. La sceneggiatura, inizialmente, lascia intuire che ella sia l'anima nera del complotto. Man mano che ci si avvicina all'epilogo, tuttavia, apprendiamo che la donna, pur consapevole di aver ricevuto un consenso elettorale non del tutto spostaneo, era all'oscuro delle macchinazioni del figlio. Esprime dunque una sincera intenzione di rivelare alla nazione tutta la verità; pur preoccupandosi della sorte del figlio, ne deplora le malefatte. Forse, si è voluto salvaguardare un personaggio associato ad un ruolo ritenuto di massimo prestigio nelle società occidentali, "costruendolo" in maniera non del tutto negativa ? Il film non ha alcuna pretesa di verosimiglianza. Le basi dei truffatori sembrano sale giochi, pieni di luci, colori, chiassose, gestite come i famigerati call-center descritti da Virzì - su ispirazione di Michela Murgia - in "Tutta La Vita Davanti"; i "boss" sono personaggi arroganti, sbruffoni, fuori di testa; di contro, i "beekeeper" hanno mezzi tecnologici potentissimi, disponibili ovunque, ma poco appariscenti. Derek (Josh Hutcherson) vive immerso in un ambiente pseudo new-age del quale non capisce alcunchè; tra i "cattivi" spiccano veri e propri bravacci tutto muscoli e niente cervello, destinati ad essere fatti a pezzi dall'implacabile protagonista. C'è qualcosa oltre la componente intrattenimento ? Si. E' evidente una posizione critica contro l'abuso delle nuove tecnologie, strumenti potentissimi i quali, in mani sbagliate, possono decidere le sorti di un'intera nazione senza che la massa ne abbia consapevolezza. Il film non mi è dispiaciuto. Veder Clay colpire con durezza il branco di imbroglioni seriali, pronti a deridere le proprie vittime ma troppo vigliacchi per affrontarle faccia a faccia è un piacere; poi l'evoluzione della trama rendo il tutto poco plausibile, ma le moltissime sequenze di azione sono divertenti. Dunque, una sufficienza. Almeno per chi apprezza Jason Statham ed è consapevole del genere di film che si appresta a guardare.
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