Regia di David Ayer vedi scheda film
Nel mondo del cinema d'azione, spesso ci troviamo di fronte a eroi improvvisati che emergono quando la legge non è abbastanza. Adam Clay, interpretato da Jason Statham, è un ex beekeeper (membro di un'unità operativa segreta, incaricata di mantenere l'ordine sociale negli Stati Uniti) che si ritira dalla vita operativa per dedicarsi tranquillamente all'apicoltura in una piccola fattoria. Quando la signora Eloise Parker, proprietaria della fattoria, cade vittima di una truffa informatica che la spinge al suicidio, Clay decide di riprendere il suo vecchio ruolo, utilizzando le sua abilità in una missione per fare giustizia. Adam è determinato a smascherare i colpevoli e porre fine alla loro impunità, ma in questo caso il compito di Clay non è di proteggere il bene comune, ma di perseguire una vendetta personale. È un'interpretazione interessante del tema del vigilante, dove il confine tra giusto e sbagliato diventa sfumato.
Sebbene affronti tematiche serie come il cybercrimine e il targeting degli anziani, "The Beekeeper" è un film che si spinge oltre i limiti del credibile, offrendo una narrazione ricca di violenza e adrenalina. Proprio come il suo protagonista, il film è totalmente fuori controllo, coinvolgendo il pubblico in un viaggio frenetico e adrenalinico. La sua giusta dose di stupidità e violenza lo rende perfetto per gli amanti dell'azione che cercano un paio d'ore di fuga dalla realtà. Nonostante la sua natura esagerata, il film riesce comunque a catturare l'essenza della resilienza umana e della capacità di adattarsi alle circostanze, solleva domande importanti sulla moralità e sull'etica, mettendo in evidenza le conseguenze devastanti che le truffe possono avere sulla vita delle persone, in particolare sugli anziani e su coloro che sono più suscettibili alla manipolazione e all'inganno. La determinazione di Clay nel perseguire una causa più grande, nonostante gli ostacoli e le difficoltà, è un riflesso della forza interiore dell'essere umano di fronte alle avversità. Se esistesse un Oscar per chi picchia con migliore soddisfazione qualcuno in un film, Jason Statham sicuramente se lo meriterebbe per la sua performance grazie alla sua abilità nel portare sullo schermo una convincente combinazione di forza e carisma.
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