Regia di David Ayer vedi scheda film
Smessi i panni dell'agente segreto di una organizzazione segreta (i beekeper), Adam Clay (Statham) si è ritirato a vita privata per fare l'apicoltore (il beekeper, stavolta in un'accezione non metaforica). Quando la sua vicina di casa si suicida dopo avere subito una terribile truffa informatica nella quale ha perso ogni avere, il nostro - che le era molto affezionato - rispolvera le vecchie competenze per distruggere tutto ciò che è legato ai criminali che hanno provocato la morte della donna. Scoprirà che al vertice della piramide c'è niente di meno che il figlio cocainomane (Hutcherson) della Presidente degli Stati Uniti.
Dopo la consueta sosta dal tassidermista per assicurarsi ancora una volta l'assenza di ogni minima, possibile espressione facciale, Jason Statham (qui anche produttore) mette in mostra la sua abilità nelle arti marziali a servizio di un film violentissimo che ha tutte le sembianze del videogioco. La regia di David Ayer (La notte non aspetta, End of Watch) punta tutto sugli effetti speciali, non fosse altro che per il fatto di non avere attori degni di questo nome a disposizione, con la sola eccezione di Jeremy Irons, che ha deciso di sputtanarsi la carriera come De Niro con fumettoni come questo. Il risultato è un immancabile cinema fracassone e destrorso, nipote del Giustiziere della notte di Charles Bronson e figlio dei tantissimi film con Liam Neeson protagonista, che però permette di mettere il cervello in salamoia in una di quelle giornate grigie in cui la sinapsi non fanno contatto.
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