Regia di Ninna Pálmadóttir vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
Solitude, film diretto dallavregista islandese Ninna Pálmadóttir, è ambientato nelle zone rurali dell'Islanda e racconta la storia di Gunnar, un contadino taciturno, unico residente di una fattoria sottoposta costantemente all'intemperie e ad allagamenti a causa della vicinanza con una centrale idroelettrica.
Per evitare il peggio, il governo offre all'uomo una ingente somma imponendogli di lasciare la sua casa e trasferirsi in città.
Gunnar acquista un piccolo grazioso alloggio pregando i proprietari precedenti di lasciargli tutto il mobilio, per evitare di doversi sobbarcare il problema di arredare casa.
Solo, taciturno, abituato a relazionarsi solo con gli animali della propria fattoria, l'uomo stringe amicizia con un ragazzo di dieci anni sui vicino, sballottato tra madre e padre in procinto di divorziare, e spesso dimenticato fuori casa come fosse un oggetto.
Un'amicizia mansueta fatta di poche parole e di una forte intesa, ma esternamente fraintesa in qualcosa di morbido che, al contrario, l'anziano Gunnar ha ingenuamente evitato di pensare, mettendosi in seri pasticci con i genitori del ragazzo.
Solitude è un film schietto che privilegia il gesto flebile e vago a scapito delle parole, e dipinge due anime solitarie ed incomprese, coinvolte a stringersi in una amicizia purtroppo troppo improbabile e pura per non dar luogo a false interpretazioni dai maliziosi che circondano la casa di un Gunnar gentile ed ingenuo, disposto a fare del bene solo per il piacere di farlo, e per questo frainteso e calunniato.
Nel ruolo del bonario protagonista, l'attore islandese Pröstur Leó Gunnarsson e perfetto per rendere palpabile il disincanto di una persona perbene alla ricerca di un gesto di solidarietà in cambio di un gesto di affetto spontaneo dopo troppa solitudine ed isolamento.
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