Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
"La ragione è il miglior medicamento", eppure di ragionevole i protagonisti di questo film hanno ben poco. E' il ritratto impietoso di un declino, quello della società giapponese nel secondo dopoguerra, ma un'istantanea tanto cruda, efficace, veritiera da potersi facilmente adattare ai più disparati luoghi e tempi. Due grandi interpreti inoltre, Mifune e Shimura, che rimarranno come punti fermi nell'immaginario del grande regista giapponese (e del pubblico, di conseguenza). Un quadro psicologico sconfortante, ma vivo, a suo modo reattivo, nonostante la dura constatazione di impotenza di fronte alla vita, nonostante il rifiuto di accettare il manifesto precipitare degli eventi.
Nel Giappone del secondo dopoguerra un medico alcolizzato stringe una tormentata amicizia con un paziente particolarmente difficile e scontroso: un gangster della yakuza malato di tubercolosi. Ma non sarà la malattia a stroncarlo, bensì un rivale malavitoso.
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