Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
A poche ora da un importante cena tra ricchi borghesi la servitù di una lussuosa magione si dilegua spaventata.
Perchè le persone all'interno dell'abitazione non riescono a lasciare il salone principale, quasi imprigionate da una forza superiore?
Perchè nessuno dall'esterno riesce ad entrare?
Nei lunghi giorni di "prigionia" la scorza di perbenismo dei ricconi lascia spazio a egiosmi, malvagità, violenza. Alcuni moriranno.
Criptico e bellissimo film di Bunuel, che si avvicina agli esordi surrealisti per le invenzioni visive (il sogno con la mano amputata) che si eleva a manifesto nichilista e disperato aperto a molteplici interpretazioni?
I borghesi intrappolati nelle loro case sono forse la metafora di una classe sociale immobile (i volti irrigidi, quasi di pietra, dei sopravvissuti nella carrellata finale) e incapace di sfuggire dalle proprie convenzioni?
E la violenza di Bunuel non si scaglia forse anche verso la chiesa (il finale) e la cultura?
Un film ancora attuale, di una tensione onirica costante (e quante volte il meccanismo del piccolo gruppo di persone intrappolato in un piccolo spazio è stato copiato?), assolutamente da vedere.
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