Regia di Otto Preminger vedi scheda film
Bello, proprio bello. Mi aspettavo un film minore di Preminger, ma devo dire che non lo è. Cioè, ha un qualcosa di dimesso, ma il livello dell'opera è certamente alto. Pare che all'epoca non fosse neppure uscito in Italia. Come sempre, i personaggi sono definiti benissimo, e l'intreccio che viene a crearsi è denso e ricco di significati. Il protagonista (il mitico Dana Andrews) è un avventuriero, uno che ha avuto sì sfortuna, ma forse anche perché ha voluto fare il passo più lungo della gamba. In fondo è un cinico e non esita ad ingannare la gente con le sedute medianiche, perfettamente consapevole che in realtà è solo una messa in scena. Poi si innamora perdutamente di una che, benché bella e affascinante fin che si vuole, è irrimediabilmente una poco di buono, opportunista e interessata solo ai soldi. Il suo cinismo lo porta a mettere in atto un ignobile piano per ragranellare i quattrini necessari a comprarsi il consenso della donna ingannandone un'altra, sincera e onesta, cioè prendendosi gioco dei suoi sentimenti. Ciò che mi è piaciuto di più è il fatto che il gioco perverso che aveva iniziato gli sfugge di mano, lo beffa, ma finisce a fargli ritrovare la sua dignità e a redimerlo. La brava moglie (Alice Fay) è un personaggio proprio originale: continua ad amare il marito anche quando scopre di essere stata usata, e cerca di aiutarlo senza alcuna pretesa per se stessa. Forse sarà proprio questa sua abnegazione a sciogliere il cuore di pietra di lui. Poco rassicurante è invece lo sbirro, che non esita a picchiare un furfantello per qualcosa di cui lo sa innocente. Di "Vertigine" troviamo il tema della passione disperata per una donna, solo che nel primo caso Laura era almeno una grande donna, degna dei migliori sentimenti. Questa qua, invece, è proprio una poco di buono, appunto. E' in tutto l'opposto dell'altra. L'atmosfera è tipica del noir, con la tensione, l'omicidio, le scene notturne con la nebbiolina e le strade bagnate, e le luci degli ambienti che rendono contrastato lo splendido bianco e nero. Stranamente qui ci sono alcuni minuti girati in pieno sole, ma il fascino del noir c'è tutto.
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