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Un angelo è caduto

Regia di Otto Preminger vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un angelo è caduto

di vermeverde
8 stelle

“Un angelo è caduto” (“Fallen angel”) è un noir girato da Preminger poco dopo “Vertigine” e, pur non raggiungendone l’alto livello, è comunque un ottimo film. La formazione di Otto Preminger era avvenuta a Vienna come regista teatrale con il grande Max Reinhardt, cui succedette alla guida del «Theather in der Josephstadt», prima di emigrare negli Stati Uniti per motivi razziali e la sua formazione teatrale è evidente nella meticolosa cura della messa in scena dei suoi film, in cui cercava di tenere sotto controllo tutti gli aspetti figurativi, in particolare il rapporto dei personaggi con l’ambiente per mezzo di fluidi movimenti di macchina.

Il film narra le vicende di un pubblicitario fallito che ormai vive di espedienti, Eric Stanton interpretato con asciutta misura da Dana Andrews, che, capitato in una cittadina di provincia ed innamoratosi della barista Stella (la dark lady), interpretata dalla fascinosa Linda Darnell, circuisce, sebbene sorvegliata dall’avveduta sorella maggiore, l’ingenua zitella June (Alice Faye) che sposa per impadronirsi della sua eredità e fuggire con Stella. La barista però lo rifiuta perché ormai sposato, ma viene poco dopo uccisa: del suo assassinio è incolpato Eric che però, redento dall’amore della moglie June, smaschera l’assassino. Scena iconica del film è l’iniziale ritorno nel bar dove tutti sono interessati a lei, dopo tre giorni di assenza, di una sfolgorante Stella che sfacciatamente si toglie la scarpa per massaggiarsi il piede.

L’interesse del film non è tanto nell’intreccio, non particolarmente originale e il cui finale sembra un po’ forzato, quanto nell’acuta analisi della psicologia dei personaggi, tutti, tranne Jude, in qualche modo ambivalenti e nell’individuazione dei diversi ambienti che sono qualcosa di più dei luoghi dell’azione ma che evidenziano le varie situazioni drammatiche e nelle quali i personaggi sono seguiti a analizzati dalla mdp con movimenti sinuosi, dai primi piani alla figura intera. L’importanza per il regista dell’allestimento visivo e la continuità con “Vertigine” della ricerca stilistica è confermata dalla presenza nei due film dei medesimi collaboratori: Joseph LaShelle per la splendida e sottilmente diversificata fotografia in b/n, David Raskin per la musica e Leyland Fuller e Lyle Wheeler per le scenografie.

In conclusione, “Un angelo è caduto” pur senza essere un capolavoro è un ottimo noir ben interpretato e da vedere con interesse.

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