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Trama

Jacques Lantier lavora nella ferrovie ed è affetto da una malattia ereditaria, l'acolismo che influisce negativamente sulla sua psiche. Di questa vulnerabilità ne fa uso Séverine che cerca di convincerlo a eliminare il marito. Ma l'acolista volge la sua violenza proprio verso di lei.

Note

Tratto dall'omonimo romanzo di Zola, che fornì la base anche per "La bestia umana" di Fritz Lang, è un solido dramma in cui Renoir sviluppa il tema della morte dell'amore come fine della politica come possibilità di cambiamento. Negli annali la iniziale sequenza in soggettiva che riprende dalla testa della locomotiva il tratto Parigi-Le Havre.

Commenti (4) vedi tutti

  • Un uomo giace tra le erbacce, gli occhi spalancati guardano il cielo senza più rancore; forse sono azzurri. In lontananza il mostro d'acciaio docile alle mani esperte sbuffa un po'contrariato.

    commento di michel
  • Voto 6,5. [05.11.2010]

    commento di PP
  • Voto 8 1/2 Eterno

    commento di luca826
  • 7.5

    commento di nico80
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

steno79 di steno79
10 stelle

Jean Renoir negli anni 30 è stato probabilmente il più grande regista del mondo, avendo diretto numerosi capolavori assoluti della Storia del cinema fra cui il formidabile quartetto che comincia con "Une partie de campagne" (girato nel 1936, ma uscito dieci anni dopo), prosegue con il leggendario "La grande illusione" e il meno famoso "L'angelo del male" e si conclude con il… leggi tutto

11 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

mm40 di mm40
6 stelle

Tratto dalla Bestia umana di Emile Zola (sceneggiato da Renoir stesso), L'angelo del male è un racconto nero e disperato sulla follia e sull'opportunismo. Se lo scrittore adattava le sue opere alla morale positivista (tutto tende al progresso materiale e scientifico, in sbrigativa sostanza), il regista pare piuttosto interessato ad una trasposizione del romanzo dal punto di vista dei… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

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Non scorre sempre bene a causa di qualche momento morto ma è comunque un prodotto pregevole e consigliato (soprattutto ai cinefili). Gli interpreti sono ottimi, sguardo da divo del noir di Gabin cui fa da contraltare il visetto delizioso dall'espressione vispa e pericolosa della bella Simon; almeno tre inquadrature valgono da sole mezzo film. Voto: 7,5/8.

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Nel mese di dicembre questo film ha ricevuto 4 voti
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