Regia di Woody Allen vedi scheda film
Il Woody Allen visionario e fantascientifico o che rielabora magari classici della letteratura fantastica (tra gli altri titoli Il dittatore dello stato libero di Bananas, Amore e guerra, Commedia sexy di una notte di mezza estate, ecc) è spesso il migliore, molto avanti rispetto a quanto tenta di fare l’esistenzialista-da-camera. Volutamente frivolo, non importa se, come in questo film, la critica sociale non è abbastanza sviluppata, non si forma un’immagine apocalittica o meno della società del futuro: com’è scritto nella Critica del giudizio l’ironia è l’attesa disattesa, e lui sembra partire da uno spunto e va a finire da tutt’altra parte, il “programma” dell’ironia ne diventa materiale: la sua specialità sono le trovate geniali ma insensate, inutili ai fini della trama o del discorso, forse non ha niente in testa ma la fa viaggiare.
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