Regia di Woody Allen vedi scheda film
E' un Woody Allen anomalo, che ancora fa i conti con le derivazioni dalla comicità da film muto, le gag visive oggettivamente trascinanti di cui i suoi lavori erano zeppi fino a "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso...", anche se già il gusto dell'aforisma fulminante si espande: nella sceneggiatura de "Il dormiglione" troverete alcune delle battute epocali di Allen, però il film non è tra i suoi più belli. Intendiamoci, si ride, e non poco, le scene del risveglio del poverello Mike 300 anni dopo l'inizio dell'anestesia per ulcera sono esilaranti,come quelle in cui lotta, da finto robot con un budino gigante e getta gli abiti degli ospiti nell'inceneritore. La seconda parte perde ritmo a tutto spiano, e ad un certo punto sembra quasi che il regista, lo sceneggiatore e il protagonista ( tutti e tre sono la medesima persona, cioè appunto Woody) non abbiano più ben presente come proseguire il racconto, e forse Allen pecca un pò di narcisismo "standosi" un pò troppo addosso, togliendo respiro al resto. Cult come tutti i suoi film degli inizi, rivisto oggi sembra uno dei pochi che ha perso un pò di mordente: ma per quanto riesce a far ridere, e guardatelo quando lo fanno passare per una miss di bellezza, merita una riscoperta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta