Regia di Arthur Hiller vedi scheda film
Premettendo che chiunque abbia messo o contribuito a mettere il titolo in italiano sarebbe punibile con l'impalazione su pubblica piazza, passiamo a questo The Hospital.
Il film di Hiller sicuramente è un oggetto alquanto strano. Al centro del film c'è la denuncia di malasanità utilizzando l'espediente della crisi profonda di un ottimo primario di fronte ad un paradosso evidente e che si ripete ormai quotidianamente, cioé di pazienti quasi sani che muoiono all'interno dell'ospedale per inenfficenze, incapacità ed interessi personali. Degno del racconto di Buzzati dei Sette piani.
E' vero che non è una commedia, ma è anche vero, e la morte iniziale del dottor Sheafer ne è un esempio lampante, che ha un incedere tipicamente comico se non fosse per la tragicità dell'epilogo. Una risata strozzata.
E' una pellicola con un'ottima sceneggiatura che fonda sul paradosso e situazioni grottesche senza quasi mai usare toni eccessivamente grotteschi. La stessa struttura ospedaliera è un corpo malato che al suo interno genera un contrappasso divino nei suoi stessi medici ed infermieri inefficienti, facendoli morire utilizzando la loro stessa inefficienza. Non è comico, nè tantomeno una commedia ma c'è tanta ironia amara in un contesto molto caotico come un girone infernale. Sicuramente da recuperare per l'estrema fluidità nella gestione delle diverse tonalità usate, cosa tuttaltro che facile.
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