Il dottor Herbert Block, primario chirurgo in un nosocomio newyorkese, è in profonda crisi professionale e familiare. L'idea del suicidio comincia a balenargli nella mente, anche perché i decessi fra i pazienti si moltiplicano a causa delle cure non propriamente corrette ricevute in corsia. L'atmosfera si fa sempre più nevrotica, ma Block saprà superare ogni ostacolo.
Note
Divertente satira sulla gestione della cosa pubblica, diretta da Hiller l'anno successivo ai trionfi di "Love Story". Oltre al grande Scott, nel cast si fa notare la Rigg, l'ex Emma Peel di "Agente speciale". Oscar per la migliore sceneggiatura originale a Paddy Chayefsky.
Commedia nera tinta farsescamente di giallo, si regge interamente sulla prova di George C. Scott e la sceneggiatura (premiata con l'Oscar) di Paddy Chayefsky. Per chi ama questi due signori, un gran film; per chi li odia, un filmaccio; per chi ne è indifferente, un film mediocre che mette troppa carne al fuoco. Io li amo, dunque gran film.
A parte il titolo idiota ,in un ospedale di New York regnano incompetenza e caos e in piu' si aggira tra i reparti un missionario fanatico e omicida che crea scompiglio.Un primario divorziato (Scott in una delle sue migliori interpretazioni) con problemi familiari e personali incontra e si innamora di Barbara (Rigg) una infermiera ventiduenne dallo spirito libero che gli fa ritrovare la voglia… leggi tutto
Anche i dottori ce l’hanno U.S.A. 1971 la trama: Due giorni della vita del Dr. Bock, il primario di un grande ospedale di New York, un uomo in crisi psicologica, che lo sta portando all’idea del suicidio a causa della separazione dalla moglie e della crisi di mezza età. Una serie di misteriose morti di sanitari avvengono nel suo reparto. La Recensione: Film dal titolo…
A parte il titolo idiota ,in un ospedale di New York regnano incompetenza e caos e in piu' si aggira tra i reparti un missionario fanatico e omicida che crea scompiglio.Un primario divorziato (Scott in una delle sue migliori interpretazioni) con problemi familiari e personali incontra e si innamora di Barbara (Rigg) una infermiera ventiduenne dallo spirito libero che gli fa ritrovare la voglia…
Dedicato agli evasori/frodatori fiscali che adesso donano, tipo il priapico batrace tritacco.
Dedicato a chi per anni, lustri e decenni ha tagliato i fondi alla sanità pubblica, e adesso dona, tipo…
The Hospital (sorvoliamo ogni commento sul titolo italiano) è una satira drammatica sul mondo ospedaliero statunitense.
Paradossalmente funziona meglio quando le parti di denuncia (un po' datate) lasciano spazio al lato emotivo.
Gran merito della sua riuscita va all'ottimo George C. Scott, che riesce con il suo tormentato personaggio a dare umanità e…
Un medico in piena crisi esistenziale (George C. Scott) lavora in un ospedale pubblico, il cui normale caos viene acuito da una serie di omicidi. Il nostro protagonista dovrà contemporaneamente resistere agli impulsi suicidi; risolvere il mistero degli omicidi; confrontarsi con le idee e le grazie di una bella hippie (Diana Rigg), figlia di un paziente dell'ospedale.
La forza del film…
Premettendo che chiunque abbia messo o contribuito a mettere il titolo in italiano sarebbe punibile con l'impalazione su pubblica piazza, passiamo a questo The Hospital.
Il film di Hiller sicuramente è un oggetto alquanto strano. Al centro del film c'è la denuncia di malasanità utilizzando l'espediente della crisi profonda di un ottimo primario di fronte ad un paradosso…
Ho sempre pensato che i film stranieri, al loro arrivo in Italia, venissero inviati ad un "ufficio traduzioni titoli" un po' grigio e indistinto, dietro le cui porte in legno di larice e vetro satinato si…
Una sanità mostruosa, impazzita, che si rivolta contro se stessa e i suoi artefici (i dottori sono vittime degli ospedali dove lavorano) in una sorta di giustizia divina portata da un malato di mente (il sig. Drummond) che scoperchia il vaso di Pandora. Il film è una preghiera affinché tutti tornino a rimboccarsi le maniche, mettendo al bando il menefreghismo, il film è a favore della…
Attacco all'istituzione sanitaria pubblica, nata dal temporaneo delirio di onnipotenza (artistico) di tre personaggi hollywoodiani sulla cresta dell'onda (commerciale). Hiller, l'anno prima, aveva diretto quello che ancora oggi è il 33° più grande incasso di sempre: LOVE STORY. George C. Scott era fresco reduce dal trionfo di PATTON. Paddy Chayefsky era uno degli autori teatrali e televisivi…
Nella scheda del film ci sono due grossse magagne:una indipendente da filmtv è l'orrido titolo italiano,veramente da codice penale,l'altro è la catalogazione di questo film nel genere commedia.Secondo me di commedia questo film non ha nulla forse i primi tre minuti e il finale:per il resto è un dramma a tinte forti con un anima gialla dentro,anche se l'enigma di trovare chi va in giro ad…
Fucilate gli idioti che hanno "inventato" il titolo italiano di questo piccolo gioiellino. Un film drammatico e amarissimo, contrariamente a quanto il su menzionato titolo potrebbe far pensare, che solo nell'ultima parte sfocia in toni più leggeri da commedia. Diana Rigg sempre bellissima (il mio sogno erotico preadolescenziale) e George C. Scott strepitoso come sempre (l'anno prima era uscito…
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Commenti (4) vedi tutti
Grande sceneggiatura di Paddy Chayefsky premiato con il Premio Oscar nel 1972. Film assolutamente imperdibile.
leggi la recensione completa di claudio1959Una critica sociale ospedaliera da non perdere.
leggi la recensione completa di ezioCommedia nera tinta farsescamente di giallo, si regge interamente sulla prova di George C. Scott e la sceneggiatura (premiata con l'Oscar) di Paddy Chayefsky. Per chi ama questi due signori, un gran film; per chi li odia, un filmaccio; per chi ne è indifferente, un film mediocre che mette troppa carne al fuoco. Io li amo, dunque gran film.
leggi la recensione completa di HorsyIndubbiamente divertente, soprattutto per chi sopporta l'eccesso di recitazione di Scott
commento di fornarolo