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Anche gli uccelli uccidono

Regia di Robert Altman vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Anche gli uccelli uccidono

di giansnow89
8 stelle

Brillante e pieno di situazioni e personaggi nonsense.

Come riuscire a fare cinema d'entertainment pur sconvolgendo tutte le regole classiche della settima arte: puoi se ti chiami Robert Altman. Il cineasta di Kansas City, dopo aver messo in farsa il militarismo americano in M*A*S*H*, compie un'altra azione meritoria: stavolta entra nel sancta sanctorum dei grandi miti della società civile statunitense e fa un gran fracasso anche lì. Il nazionalismo ostentato USA prende le sembianze di una nevrotica vecchia chiattona; il capitalismo assume le fattezze di un rimbambito Scrooge arraffatore e insensibile e anche di modi piuttosto coloriti; e il mitico detective all'americana diventa qui un borioso belloccio che non ha la minima idea di come risolvere il caso. L'epica dei grandi inseguimenti stradali si traduce in uno spassoso e demenziale gioco di equivoci dominato dall'incompetenza dei tutori della legge: fenomenale nella sua geniale irriverenza la sequenza delle macchine che paiono quasi volare sull'asfalto, con macchina da presa ferma immobile ad amplificare la ridicola plasticità del gesto. Su tutti, indistintamente, piovono deiezioni volatili con precisione millimetrica. Tuttavia Altman non è clemente nemmeno col fermento ribellistico giovanile, ivi rappresentato da un nerd solitario e represso che coltiva il sogno mitologico di volare. Sforzo più goffo che nobile, a giudicare dal modesto risultato. L'ordine costituito non si combatte certo con irrealistico idealismo e coi sogni. Va detto che Altman non affonda con decisione gli artigli: si limita a fare da osservatore sornione. Il suo stile si pone a metà strada fra la parodia e la satira: mette in ridicolo tanti cliché, ma non punta il dito contro di loro e non ne fa oggetto di condanna, li disvela solo per quello che sono. L'altra grande rivoluzione altmaniana è a livello di racconto: situazioni e personaggi sono giustapposti fra loro e formano un caotico cicaleccio che però non perde mai in chiarezza. Il core business della pellicola, che è la risoluzione del caso degli assassinii, rivela una doppia vacuità: risulta inessenziale ai fini dell'andamento della storia, e risulta di nullo interesse l'effettivo collegamento di McCloud coi volatili (e delle loro deiezioni con le morti). Lo stesso McCloud è marginale rispetto a un racconto corale senza centro e senza periferia, dove tutti sono inutili e tutti sono indispensabili. 

 

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