Regia di Robert Altman vedi scheda film
Anche gli uccelli uccidono non solo è uno dei primi lavori di Altman per il cinema (molto aveva già prodotto per la tv), ma è anche il primo film a seguire il successo stratosferico di MASH: a conti fatti, pur non essendo un titolo memorabile della sua (piuttosto estesa) filmografia, a questa pellicola vanno riconosciuti un certo coraggio e un'innegabile aura visionaria. E se il primo, soprattutto nelle tematiche e nell'approccio critico alla società americana, viene spesso attribuito al regista, di sicuro la seconda particolarità, questa atmosfera fiabesca di cui il racconto è intriso, un po' sorprende; d'altronde Altman è pur sempre lo stesso che una decina di anni dopo realizzerà un film su Braccio di ferro (Popeye, con Robin Williams protagonista). Anche gli uccelli uccidono è un titolo orribile, quantomeno per questo film: sembra annunciare un thriller e, in effetti, in Italia esce soltanto nel 1972, quando cioè il filone imperversa sotto l'impulso dei primi lavori di Dario Argento (e altri, ma il fenomeno al botteghino è lui); il titolo originale, Brewster McCloud, cioè il nome del protagonista, non solo è molto più sensato, ma aiuta già a focalizzare l'interesse dello spettatore su un personaggio che già dal nome (il che è molto fumettistico) si presenta sognatore, surreale, con la testa fra le nuvole (clouds, appunto). Il racconto prende così una forma allegorica che circoscrive il sogno americano, le velleità adolescenziali e le belle promesse del Sessantotto, muovendosi però in maniera talvolta incerta fra romanzo di formazione e pseudo-thriller (c'è anche un serial killer di mezzo, ma tutta questa parte di storia è trattata con i guanti della commedia), fra il ritratto di un antieroe ideologico (il protagonista è troppo certo dei propri mezzi per capire realmente a cosa sta andando incontro) e il caustico quadro di una società alla deriva, in cui le istituzioni (la famiglia, le forze dell'ordine) spesso si dimostrano preoccupantemente impotenti. Bud Cort aveva già avuto un ruolo in MASH e troverà discreto successo in varie serie tv; Shelley Duvall esordisce invece qui e verrà utilizzata in molte altre occasioni da Altman; sceneggiatura di Doran William Cannon, che un paio di anni prima aveva scritto Skidoo per Otto Preminger, ma che non verrà ricordato per molto altro. 6/10.
Brewster è un ragazzino convinto di poter costruire un apparecchio per volare; mentre prosegue i suoi esperimenti in un vecchio hangar in disuso, promette (e non mantiene) la verginità a un'amichetta. Fuori, nel frattempo, si susseguono gli omicidi di un serial killer.
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