Regia di Registi vari vedi scheda film
Sei episodi ironici, sei storie d'amore sui generis ambientate in sei epoche storiche differenti: preistoria (Indovina), antica Roma (Bolognini), rivoluzione francese (De Broca), belle epoque (Pfleghar), oggi (Autant-Lara) e in un ipotetico futuro (Godard).
Un grande sfoggio di nomi eccellenti, un'operazione mastodontica che coinvolge quattro registi francesi e due italiani, oltre a un cast artistico di primissimo livello (Enrico Maria Salerno, Jeanne Moreau, Jean-Claude Brialy, Gabriele Tinti, Raquel Welch, Gastone Moschin, Nadia Gray, Michele Mercier - per dire gli interpreti principali) e sceneggiatori del calibro di Ennio Flaiano (che scrive entrambi gli episodi italiani), Daniel Boulanger, Georges e Andrè Tabet, Jean Aurenche e dello stesso Godard (per il suo segmento). Eppure L'amore attraverso i secoli è davvero poca cosa, tanto che la pellicola finirà nel dimenticatoio molto presto; i toni delle storielle sono quasi sempre sguaiati o barzellettistici, permeati di un'ironia leggerissima e l'unica tranche del film che sembra avere qualcosa da dire in concreto più delle altre è quella riservata a Godard, che racconta l'amore del futuro, a suo modo naturalmente. Ma più che di amore, si dovrebbe parlare di sesso a pagamento: certamente però l'opera non avrebbe avuto il medesimo appeal in sala con il più appropriato titolo di "La prostituzione attraverso i secoli". Coproduzioni internazionali e film a episodi erano all'ordine del giorno nel nostro cinema di quegli anni; ma quando le due cose si sono sovrapposte, non hanno mai ottenuto i risultati sperati. 4/10.
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