Regia di René Clair vedi scheda film
Costruito a flashback su una situazione attraente (il vestito da sposa che galleggia sul Mississippi) il film non riesce ad esaudire compiutamente le aspettative iniziali. Nel passaggio ad Hollywood Clair ha perso parte del suo smalto e, fatta eccezione per alcuni accostamenti di immagini (il dispiegarsi della vela che simboleggia la libertà vs. il dispiegarsi dell'abito da sposa che allude alla prigionia), il film scorre senza particolare originalità. Sfarzosi gli abiti, addirittura eccessivi, al contrario della Dietrich che nella resa del personaggio appare spesso dimessa, priva di brio. Piuttosto gustose le figure di contorno, dalla serva di colore al seduttore russo. Poco azzeccata la scelta della "Lucia di Lammermoor" come sfondo musicale.
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