Il giovane e spavaldo Amleto è uno scalatore finanziario che entra in possesso del 51 per cento di una società. Sua madre Gertrude ha un amante di nome Klaus: costui, dopo aver avvelenato il di lei marito, direttore generale della società, sposa Gertrude con lo scopo di "riconvertire" l'attività verso la produzione di paperelle di plastica. A questo punto, Amleto...
Note
Sull'impronta di una sceneggiatura scritta giorno per giorno durante le riprese, Kaurismäki ambienta la vicendia nella Finlandia di oggi e licenzia una versione grottesca, geniale e iconoclasta del dramma shakespeariano, reinventando l'aggiornamento anticapitalistico della tragedia del possesso.
raggelata e formalmente impeccabile la rivisitazione di Kaurismaki. questa volta spazio per il suo tipico umorismo ce n'è pochino, ma la mano è sempre quella inconfondibile del maestro finlandese.
Kaurismaki è un regista-artista sempre a rischio (merito suo): troppo dimesso e paradossale per non risultare qualche volta oscuro e irrilevante, come in questo film che non aggiunge proprio niente alle sue ottime realizzazioni.
Film grottesco e a tratti esilarante. Scene e dialoghi senza senso si insinuano nel film come se nulla fosse. Non so dire dove il regista volesse andare a parare ma il film (quasi un B-movie) ma è godibilissimo.
L'azione si svolge nella Finlandia contemporanea, dove Gertrud (Elina Salo), con la complicità dell'amante Klaus (Esko Salminen), avvelena il marito per impossessarsi delle quote di maggioranza dell'azienda, ma non ha fatto i conti con il figlio Amleto (Pirkka-Pekka Petelius), che eredita il 51% della stessa; a complicare il tutto si aggiunge l'affaire tra Amleto e Ofelia (Kati Outinen).… leggi tutto
Kaurismaki aveva già trascinato i personaggi di Delitto e castigo nella Finlandia sua contemporanea; qui la sua vena a cavallo fra l'omaggio e l'iconoclastia passa da Dostoevskij a Shakespeare, sempre mantenendo una certa irriverenza nei confronti dell'opera originale. Eppure riuscendo fresca, curiosa, densa di un umorismo spettrale e cinico: personaggi frastornati dalla vita, amori… leggi tutto
L'azione si svolge nella Finlandia contemporanea, dove Gertrud (Elina Salo), con la complicità dell'amante Klaus (Esko Salminen), avvelena il marito per impossessarsi delle quote di maggioranza dell'azienda, ma non ha fatto i conti con il figlio Amleto (Pirkka-Pekka Petelius), che eredita il 51% della stessa; a complicare il tutto si aggiunge l'affaire tra Amleto e Ofelia (Kati Outinen).…
Il cinema ha preso in prestito un alto numero di volte le tragedie di Shakespeare per adattarle al grande schermo, con risultati più o meno egregi. Uno dei drammi shakespeariani per eccellenza è "Amleto", storia…
Il cinema di Aki Kaurismäki è sempre sospeso tra il serio e il faceto, tra il riflettere amaro sulle condizioni di vita di perfetti emarginati sociali e il sorridere per il modo in cui riescono sempre a…
Il potente capo di un' importante cantiere navale muore avvelenato. La moglie Geltrud (Elina Salo) si risposa con Klaus (Esko Salminan) che, diventato il nuovo presidente del cantiere, lo vuole chiudere per riconvertire l'azienda alla produzione di paperette di plastica. Ma il giovane Amleto (Pirkka-Pekka Petelius) detiene ancora il cinquantuno per cento delle azioni della società e si…
Kaurismaki aveva già trascinato i personaggi di Delitto e castigo nella Finlandia sua contemporanea; qui la sua vena a cavallo fra l'omaggio e l'iconoclastia passa da Dostoevskij a Shakespeare, sempre mantenendo una certa irriverenza nei confronti dell'opera originale. Eppure riuscendo fresca, curiosa, densa di un umorismo spettrale e cinico: personaggi frastornati dalla vita, amori…
Kaurismaki porta la tragedia di Shakespeare in terra finlandese e la avvolge del background sociale che sta attraversando anche se la temporalità, come sempre nel buon Aki, assume contorni non ben definiti. Sguardi laconici alla Bresson e fissità espressiva alla Buster Keaton vengono distillati dalla mano sapiente del finlandese Kaurismaki. In "Amleto si mette in affari" si respira l'aria…
Kaurismäki, attualizzando l'opera shakespeariana, la spoglia dell'intensità del dramma e della violenza della tragedia: a queste egli sostituisce una patina grigia di squallore, fatta di meschinità e goffaggine, e solo a tratti attraversata dalla fibrillazione dello stress. Il suo bianco e nero è un velo opaco ed uniforme che si stende sul film congelando la mimica e bloccando il movimento,…
Kaurismäki riscrive Shakespeare nel suo modo, personale e iconoclasta: non più il regno di Danimarca ma una moderna azienda, che il nuovo direttore vorrebbe convertire alla produzione di paperelle di gomma. Si ride abbastanza, ma lo scioglimento finale (era stato Amleto stesso a uccidere suo padre, mentre i burattinai di tutta la vicenda si rivelano essere l'autista e la cameriera) appare un…
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Commenti (4) vedi tutti
raggelata e formalmente impeccabile la rivisitazione di Kaurismaki. questa volta spazio per il suo tipico umorismo ce n'è pochino, ma la mano è sempre quella inconfondibile del maestro finlandese.
commento di giovenostaVoto 6. [09.11.2009]
commento di PPKaurismaki è un regista-artista sempre a rischio (merito suo): troppo dimesso e paradossale per non risultare qualche volta oscuro e irrilevante, come in questo film che non aggiunge proprio niente alle sue ottime realizzazioni.
commento di fornaroloFilm grottesco e a tratti esilarante. Scene e dialoghi senza senso si insinuano nel film come se nulla fosse. Non so dire dove il regista volesse andare a parare ma il film (quasi un B-movie) ma è godibilissimo.
commento di CCCP