Emilie aiuta Louis a fuggire dal carcere sacrificandosi. Tempo dopo entrambi in libertà si ritrovano il primo operaio il secondo padrone ma ancora una volta in difficoltà. Decidono di mollare tutto e darsi al vagabondaggio.
Note
Il titolo originale aveva come termine noi, ma la distribuzione censoria italiana dell'epoca lo sotituì con 'a me' per evitare l'enfasi della critica sociale. Quello di Claire è diventato un classici degli anni Trenta sul tema dell'amicizia e della disumanizzazione del lavoro.
Un film che è sicuramente importante per la storia del cinema fosse anche solo per le contaminazioni con Tempi Moderni e che deve essere valutato nel contesto in cui è stato ideato e non per il valore filmico in sè.
Meglio essere barboni vagabondi o lavorare in una fabbrica disumanizzante? (Renè Clair fu talmente signore da non volere che la produzione di 'A me la libertà' chiedesse i danni a C. Chaplin) e bello sarebbe se gli operai fossero pagati per giocare a bocce. E che dire degli avidi ricchi che si litigano per prendere delle banconote che svolazzano?
La libertà è una ruota che gira, anche se non per tutti allo stesso modo. Il suo incessante movimento ci costringe continuamente a scappare per starle dietro: essa irrompe infatti nella nostra vita come un repentino soffio di vento, e basta un attimo di distrazione per vedersela sfuggire sotto il naso. D’altronde soltanto il cambiamento impedisce alla nostra esistenza… leggi tutto
Ringrazio davvero sentitamente il gruppo di coutenti (posso chiamarvi amici?) che mi hanno consentito, seguendomi per ben 14 settimane, di portare a termine l'impegno che mi ero preso.
Questo tentativo di…
La Union Jack sventola sull'undicesima tappa col terzetto Lean-Leigh-Loach più il britannico ad honorem Richard Lester, nato negli Stati Uniti ma emigrato nel posto giusto al momento più giusto: Londra…
Complesso concetto filosofico, politico, etico, religioso. Sicuramente impossibile da trattare in modo esaustivo con una playlist sul cinema. Tuttavia vorrei provare ad aprire un dibattito a riguardo. Sarebbe…
Oggi, inutile ricordarlo, è la Festa del Lavoro. Mai come in questo periodo il lavoro è tra i temi più discussi e sentiti. "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro....."…
In "Full Monty" sono costretti a spogliarsi. In "Tootsie" a cambiare sesso. In "Risorse umane" i figli che hanno studiato si ritrovano a dover licenziare i padri che si sono svenati per farli studiare. In "Tutta la…
Il ‘touch’ più famoso è certamente quello di Lubitsch, ma volendo possiamo riconoscere uno stile molto personale, facilmente riconoscibile, anche in tanti altri registi. Quando nel 1930…
Chi è concorde a tale provvedimento (?) tiri una riga! Il ministro dei beni culturali Sandro Bondi - ex comunista passato al polo, dopo aver scoperto che viviamo in un'economia di mercato - ha varato un…
La libertà è una ruota che gira, anche se non per tutti allo stesso modo. Il suo incessante movimento ci costringe continuamente a scappare per starle dietro: essa irrompe infatti nella nostra vita come un repentino soffio di vento, e basta un attimo di distrazione per vedersela sfuggire sotto il naso. D’altronde soltanto il cambiamento impedisce alla nostra esistenza…
In questo paese accadono cose come questa: http://agenziami.it/articolo/4983/Ex+Eutelia+raid+dell+imprenditore+squadrista Ma pure, per esempio, come questa: http://www.youtube.com/watch?v=-40WnlKSK0o Ma quale…
Uno degli elementi che ha sempre fatto avvicinare chiunque al cinema, sempre che non sia proprio l'attrattiva principale, è la sua capacità di creare emozioni; ridere e tenere desta l'attenzione…
Sur mes cahiers d’écolier / Sur mon pupitre et les arbres / Sur le sable sur la neige / J’écris ton nom / Sur toutes les pages lues / sur toutes les pages blanches / Pierre sang papier ou cendre / J’écris ton…
Lungi da me ogni volontà di polemica o di contrapposizione (premessa indispensabile in questo caso) ma sono andato a rileggermi la “famigerata” pagina chiamata in giudizio nella quale Bocchi “osava” recensire…
E' bello vedere playlist in cui ci si complimenta, in cui si parla di cinema come un tempo, senza sciocchi e diatribe meschine, senza sfottò e quant'altro.
Un posto in cui si discute, senza litigi e botte.
Ed ecco…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Un film che è sicuramente importante per la storia del cinema fosse anche solo per le contaminazioni con Tempi Moderni e che deve essere valutato nel contesto in cui è stato ideato e non per il valore filmico in sè.
commento di Arpo05Meglio essere barboni vagabondi o lavorare in una fabbrica disumanizzante? (Renè Clair fu talmente signore da non volere che la produzione di 'A me la libertà' chiedesse i danni a C. Chaplin) e bello sarebbe se gli operai fossero pagati per giocare a bocce. E che dire degli avidi ricchi che si litigano per prendere delle banconote che svolazzano?
commento di marco bi