Un italiano emigrato in America tenta con successo la scale sociale da barbiere e banchiere non senza colludere con l'illecito. Colpito da uno scandalo, uno dei tre figli si immola addosandosi le colpe e finendo per questo in galera. Solo successivamente scoprirà che la spia è partita dalla casa famigliare e dalla voce di uno dei tre fratelli. La vendetta è l'unica risposta.
Note
Joseph L. Mankiewicz mette in scena un solido dramma famigliare con un occhio a Shakespeare e un altro alla cupa realtà dell'emigrazione e del suo mondo sommerso. Premiato a Cannes nel '50, ispirò il western "La lancia che uccide" del '54.
Il padre banchiere arricchito in fretta, i figli ambiziosi e invidiosi, la madre trascurata dai figli dopo la morte del padre. Meglio restarsene in Italia, più poveri ma felici, piuttosto che cercare la fortuna in America.
Due attrici indimenticabili (Susan Hayward e Debra Paget) accompagnano i protagonisti maschili (Robinson e Conte) in questo bel noir ricoprendo ciascuna un ruolo fondamentale: la donna (o moglie) vista con occhi completamente diversi da una generazione patriarcale (proveniente dall'Italia) e da quella immediatamente successiva (in America).
AMARO DESTINO (1947)
"Quanto è più crudele del morso di un serpente l'ingratitudine di un figlio" (Re Lear).
Il barbiere italiano divenuto banchiere è E.G. Robinson e R. Conte è uno dei suoi tre figli. Noir di Mankiewicz sulla vendetta.
Da rancori tra generazioni diverse acuiti dalla importanza del denaro in una società capitalistica. Fino a… leggi tutto
È una pellicola abbastanza ambiziosa, perché mette molta carne al fuoco, anche se è sostenuta dal mestiere dei suoi realizzatori,: i legami di famiglia che possono esplodere, l'ambizione che rovina gli affetti familiari, l'ambigua paternità del personaggio di Edward G, Robinson, il dramma della povertà, il ruolo delle banche nella società e…
AMARO DESTINO (1947)
"Quanto è più crudele del morso di un serpente l'ingratitudine di un figlio" (Re Lear).
Il barbiere italiano divenuto banchiere è E.G. Robinson e R. Conte è uno dei suoi tre figli. Noir di Mankiewicz sulla vendetta.
Da rancori tra generazioni diverse acuiti dalla importanza del denaro in una società capitalistica. Fino a…
Produttore,sceneggiatore,regista,il suo cinema essenzialmete di parola,quasi teatrale,capace di valorizzare qualunque testo dai drammi alle commedie,ai film in costume.Si cimento' anche col musical,riuscendo a "far…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Il padre banchiere arricchito in fretta, i figli ambiziosi e invidiosi, la madre trascurata dai figli dopo la morte del padre. Meglio restarsene in Italia, più poveri ma felici, piuttosto che cercare la fortuna in America.
leggi la recensione completa di BalivernaDue attrici indimenticabili (Susan Hayward e Debra Paget) accompagnano i protagonisti maschili (Robinson e Conte) in questo bel noir ricoprendo ciascuna un ruolo fondamentale: la donna (o moglie) vista con occhi completamente diversi da una generazione patriarcale (proveniente dall'Italia) e da quella immediatamente successiva (in America).
leggi la recensione completa di cherubino