Regia di Marc Allégret vedi scheda film
Tratto da un romanzo di D.H. Lawrence che non ho letto, ma che possiede tutti gli elementi per essere avvincente e tutt’altro che superficiale, il film di Marco Allégret è un buon melodramma (benché a lieto fine) illuminato dalla grazia e dall’incontestabile classe recitativa di Danielle Darrieux, attrice capace di essere bella e sensuale scoprendo non più di una spalla nei momenti di massimo fervore amoroso. La regia è seria, professionale, si potrebbe dire un po’ troppo “classica”, ma è solida e ben costruita. Poggia su un’ottima utilizzazione della fotografia in bianco e nero, che esalta scenari veramente suggestivi, dalla magione della lady, con il suo arredamento pomposo e i domestici d’altri tempi, alla rustica e splendida dimora dell’amante guardaboschi. Segnalo in particolare la scena iniziale di caccia al cinghiale, con tanto di corni e una muta di decine di beagles (il mio cane preferito) scatenati e ubbidienti come soldati. Altro momento non meno efficace è l’abbattimento di alberi ad altissimo fusto a colpi di ascia. Cose di altri tempi, come questo film, un film d’epoca, non un capolavoro, ma degno di tutto il rispetto di noi cinefili senza troppe pretese intellettualistiche.
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