Nella Sicilia della seconda metà dell'ottocento un contadino, trasformatosi in bandito per sollevarsi dalla condizioni cui i soprusi l'hanno costretto, muore sotto il fuoco delle armate piemontesi.
Note
Carlo Lizzani, sceneggiando con Ugo Pirro una novella di Giovanni Verga, tenta una lettura socio-politica del presente attraverso i fatti del passato. Ma l'impianto non regge e i vezzi del genere prevalgono sulle istanze.
Un altro di quei titoli del cinema italiano segnatamente degli anni sessanta scritti da Ugo Pirro, che come si suol dire "andrebbe proiettato nelle scuole", per fare capire cosa è realmente la Storia italiana al di là delle ricostruzioni agiografiche per salme e cariatidi, ed è stato veramente il Risorgimento nella fattispecie nelle arretrate regioni del più profondo… leggi tutto
- Dove mi conducete? In galera? O perché? Non mi è toccato neppure un palmo di terra! Se avevano detto che c'era la libertà!...
La conclusione della novella verghiana Libertà (dalle Novelle rusticane), con le parole sorprese e sconsolate del carbonaio, sembra costituire l'abbrivio, l'antefatto, per il film di Lizzani, tratto da un altro racconto, anzi… leggi tutto
Un altro di quei titoli del cinema italiano segnatamente degli anni sessanta scritti da Ugo Pirro, che come si suol dire "andrebbe proiettato nelle scuole", per fare capire cosa è realmente la Storia italiana al di là delle ricostruzioni agiografiche per salme e cariatidi, ed è stato veramente il Risorgimento nella fattispecie nelle arretrate regioni del più profondo…
Sicilia, 1865. Il contadino Gramigna è vessato dal barone Nardò; decide di vendicarsi con la giusta crudeltà e la bella Gemma si schiera con lui. Nel frattempo però sopraggiungono le truppe piemontesi, desiderose di mettere ordine nella situazione.
Alla base di tutto c'è una novella di Giovanni Verga, ma c'è anche - indiscutibilmente - Pietro…
Lizzani uno dei registi top italiani,Volonte'-Sandrelli hanno attraversato la storia del nostro cinema.Tutto a posto? No,perche il film sembra un western di epoca rinascimentale con poca denuncia sociale.Cento minuti che sono volati via senza che mi sia restato dentro niente,non mi ha acceso la miccia...non ha decollato....in poche parole,brutto.
- Dove mi conducete? In galera? O perché? Non mi è toccato neppure un palmo di terra! Se avevano detto che c'era la libertà!...
La conclusione della novella verghiana Libertà (dalle Novelle rusticane), con le parole sorprese e sconsolate del carbonaio, sembra costituire l'abbrivio, l'antefatto, per il film di Lizzani, tratto da un altro racconto, anzi…
Un pover'uomo diventa un bandito e si dà alla macchia per vendicarsi di un signorotto siciliano che lo ha ingannato e comincia a far stragi. Lo segue una donna...
Per quanto sia triste dirlo e per quanto Volonté sia bravo, il film non convince; è povero, scialbo, quasi privo di tensione drammatica e lascia con l'amaro in bocca. I personaggi secondari sono male delineati…
SETTE FILM SONO TROPPO POCHI, PER RENDERE L'IDEA DELLA GRANDE CAPACITA' INTERPRETATIVA DI VOLONTE'.CI VORREBBERO 10 PLAYLIST PER ELENCARE TUTTI I SUOI FILM.
SECONDO IL MIO MODESTO PARERE, GIANMARIA VOLONTE'…
un regista, che ha sbagliato diverse volte, alle volte incomprensibilmente, oggi diciamo che è inguardabile, per certe su cose televisive e nn solo..ma questi rimangono, meno male
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Commenti (1) vedi tutti
Non convince.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti