Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Un film drammatico, di vago sapore teatrale, del Maestro svedese, appena reduce dalle fatiche di due dei suoi più grandi capolavori: "Il settimo sigillo" e "Il posto delle fragole". Tutto al femminile, tanto che gli uomini, medici compresi, hanno la consistenza di marionette, è un film molto drammatico, ma che nel finale lascia la porta aperta alla speranza. Ottime le tre protagoniste, tutte attrici predilette da Bergman. Un buon film, anche se si tratta di un'opera decisamente "minore".
Nel reparto di ostetricia di un ospedale, si trovano tre giovani donne: una ha appena subito un aborto spontaneo, un'altra aspetta gioiosamente un bambino e la terza, ragazza abbandonata, medita l'interruzione di gravidanza.
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