Regia di Sergio Martino vedi scheda film
La cosa migliore di questa commedicuola eroticodemenziale fuori tempo massimo (nel 1985 il genere è ormai in via di estinzione) sono le musichette spensierate di quel 'genio maledetto' di Augusto Martelli, pessimo esempio di vita, ma indubbiamente grande musicista (soprattutto per sigle tv: Casa Vianello, Ok il prezzo è giusto, Il pranzo è servito, Grand prix sono fra le sue più note, nonchè fra le più celebri della storia della tv italiana). Gigi e Andrea sono stanchi: il primo abbandonerà presto il cinema, convinto - probabilmente nemmeno a torto - di meritare qualcosa di più del blando ripetersi degli stereotipi dei due vitelloni porconi emiliani; il secondo pare già più a suo agio, ma la sostanza di questo Doppio misto è proprio poca e, pur con tutti gli sforzi possibili, tirarne fuori qualcosa di interessante sarebbe stato un miracolo. Invece Gianni Ciardo... è Gianni Ciardo, ahinoi. Almeno è simpatico. Gran nudità (femminili, of course) ed oscenità gratuite nei dialoghi e nelle immagini dilagano lungo i novanta minuti di questa pellicola prodotta da Berlusconi (Reteitalia); le tv porcellone di Sua Emittenza (il famigerato Papi di una minorenne in cerca di gloria, Noemi Letizia, preferenza sessuale che tristemente lo affianca al maestro Martelli) offrono un buon antipasto di quanto le sue tre reti sapranno mettere in tavola negli anni successivi. In questo senso Moana Pozzi è in effetti l'attrice giusta al posto giusto, la Cansino pure, ma con un pizzico più di innocenza (e meno di attrice). La sceneggiatura è di Giorgio Mariuzzo, Maria Perrone Capano e del regista: è giusto che si sappia. Perchè Martino, regista non molto dotato, ma neppure così scandaloso fino a questo punto della sua carriera, abbia lasciato che il suo nome venisse macchiato da questa sconcezza materiale e morale, sfugge (domanda retorica; risposta: soldi). 1/10.
Come in un doppio misto tennistico, due amici si scambiano inconsapevolmente le mogli, come amanti, all'interno dello stesso appartamento.
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