Regia di Pietro Germi vedi scheda film
ULtimo film,inconsapevole anche se con la salute ormai compromessa,per Pietro Germi.Scitto e sceneggiato dallo stesso Germi e da: Benvenuti, DE bernardi e Pinelli: un buon successo di cassetta, ma anche di critica,anche se si sa che la commedia viene sempre ritenuta una Cenerentola dai critici. Al successo oltre che l'operazione di ottima scrittura e realizzazione, contribuì la scelta dell'interprete: Dustin Hoffman, che accettò questo ruolo in una cinematografia italiana che non gli poteva promettere una distribuzione equa. La misoginia è normale, ed i toni grotteschi non la sviliscono affatto, ma ormai il regista ha fatto una sua scelta che rispecchia in pieno anche la sua esperienza personale di vita ( che poi arriverà al massimo nella scrittura di Amici Miei, non potuto realizzare per la morte del regista).
Viene presa di mira in pieno l'istituzione del matrimonio, anche con il divorzio entrante (il titolo originario era Finché divorzio non ci divida), il pessimismo della vita di coppia, il fatto stesso della convivenza che sacrifica al massimo la libertà dell'individuo.
Tutto il tono è divertente e gli attori prestano i loro volti in maniera perfetta, il finale è di un cinismo divertito che va oltre il politicamente corretto, come si usa dire oggi, ma a Germi non interessava la cosa, e meno male!
Alfredo che ha dovuto ripiegare il suo progetto di lavoro facendo l'impiegato in banca, si innamora di MariaRosa, che si rivela da subito una assatanata di sesso e non solo. La vita familiare diventa un inferno, anche a causa della ricercata maternità della moglie. Alfredo, dopo una pseudo maternità trova il coraggio di lasciarla, scegliendo Carolina, una donna totalmente diversa, che con l'avvento del divorzio diventerà sua moglie, anche se i dubbi non mancheranno, vista l'esperienza passata.
Rustichelli accompagna per l'ultima volta Germi, per dire la verità non mi piace la canzone finale troppo moralista e plateale, non che sorpassata.
L'amico che forse sa mettere apposto MariaRosa. Un attore bravo che poi farà anche Amici Miei, ma morto troppo presto
L'attore icona di Germi qui nel ruolo del padre della prima moglie
Seppur molto tagliata nel montaggio la sua parte, riesce lo stesso a farci intuire e capire il suo personaggio, da quella grande attrice che è e che purtroppo non possimao più vedere per una sua scelta di vita.
Un ruolo che avrebbe fatto grande chiunque, una possibilità di toni che solo Germi le poteva dare, avendo una fiducia estrema nella sua maschera cinematografica, dico maschera, ma non certo voce, infatti anche qui Germi la fece doppiare, per le naturali doti stonate della sua voce, che dopo poco riuscì, fortunatamente a domare.
Doppiato da Amendola, presta il suo volto e le sue epsressioni, riuscendo in pieno ad entrare nel personaggio dal di dentro. Il suo rapporto con Germi non fu dei migliori, ma evidentemente riuscì lo stesso a capirlo.
Un Germi che si dedica totalemnte alla commedia brillante, ma anche di costume, tipica della nostra commedia all'italiana, tornando in pieno possesso dei suoi mezzi dopo due esperienze non propriamente felici.
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