Regia di Luciano Salce vedi scheda film
E' solo una commedia italiana degli anni settanta, con scenette scollacciate e qualche dialogo sboccato, con Villaggio un po' sottotono che cerca di dare un'identità ad un personaggio in cui evidentemente non si ritrova più di tanto, e con la Giorgi co-protagonista, giovanissima. La storia, proveniente da un lavoro di Azcona e Berlanga, si adatta bene al fenomeno del mammonismo italiano, ma non affonda la riflessione sul tema più di tanto. Resta così un racconto abbastanza superficiale e con qualche punta grottesca che però non lascia grandi segni. Carina l'idea dell'ironico finale, ma rimane un film di cui si può fare a meno senza tanti rimpianti.
Federico ha 32 anni e vive ancora con la madre contessa, che lo protegge in maniera ossessiva. Onanista e maniaco sessuale, vive con frustrazione la sua irraggiunta emancipazione dalla figura materna; quando arriva la nuova cameriera, giovane e con lui disponibile, Federico se ne innamora. Ma appena la tresca viene scoperta, la ragazza è allontanata. E per Federico c'è una punizione terribile in vista.
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