Espandi menu
cerca
Alice's Restaurant

Regia di Arthur Penn vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 218
  • Recensioni 6676
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Alice's Restaurant

di alan smithee
8 stelle

16° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - RETROSPETTIVA ARTHUR PENN

Arlo è un giovane dinoccolato un po' fricchettone, dai modi cortesi e un convinto antimilitarista. Quando viene espulso dall'università per il suo modo di fare trasgressivo da figlio dei fiori, il ragazzo si unisce ad una comunità di hippies che, tramite Alice, giovane dinamica e buona cuoca, ha messo su un ristorante con pensione nei pressi della struttura di una chiesa sconsacrata, cercando di formare una comunità autonoma e in grado di autogestirsi.

Arlo cerca di collaborare ma finisce nei guai con la legge nel cercare una discarica ove riversare dei rifiuti. Anche grazie all'arresto subito, riceve una chiamata alle armi che con gli studi era riuscito a posticipare.

Arlo Guthrie.

Alice's Restaurant (1969): Arlo Guthrie.

Arlo Guthrie.

Alice's Restaurant (1969): Arlo Guthrie.

Ma il suo comportamento fuori da ogni schema marziale e la sua intransigenza antimilitarista fanno sì che venga riformato.

Tornato al ristorante, si accorgerà che il gruppo si è sfasciato e con la sua fine, molti sogni di gloria e giovinezza sono ormai amaramente tramontati. Con Alice's Restaurant, Arthur Penn dirige il suo film più politico e impegnato, traendo lo spunto proprio da una canzone del cantautore folk Arlo Guthrie, che partecipa interpretando l'omonimo bizzarro giovane e disincantato protagonista.

Arlo Guthrie.

Alice's Restaurant (1969): Arlo Guthrie.

 

Arlo Guthrie.

Alice's Restaurant (1969): Arlo Guthrie.

Chi pensa alla pace nel mondo e alla vita in comune in modo pacifico e solidale è un folle, illuso comunista, sembra dirci Penn che approfitta dei movimenti spontanei giovanili antimilitaristi e contrari alla guerra in Vietnam, per delineare i tratti di un epilogo ironico ed agrodolce sulla inevitabilità del ricorso alla violenza in un mondo che ha perso ogni spontaneità a favore del calcolo e della tattica capitalistica che finisce per giustificare ogni azione più nevasta e dirompente.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati