Espandi menu
cerca
Con la grazia di un Dio

Regia di Alessandro Roja vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Andreotti_Ciro

Andreotti_Ciro

Iscritto dal 23 aprile 2019 Vai al suo profilo
  • Seguaci 10
  • Post -
  • Recensioni 431
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Con la grazia di un Dio

di Andreotti_Ciro
7 stelle

Il Dandi di Romanzo Criminale – La serie (id.; 2008 - 2010) (id.; 2008 – 2010) decide di passare dietro la macchina da presa e per il suo debutto sceglie una storia dai profondi risvolti psicologici alla quale aggiunge un significativo contributo anche in fase di sceneggiatura. La vicenda narrata potrebbe riguardare chiunque di noi, dato che affonda le proprie radici in un passato sufficientemente remoto, parliamo di oltre venti anni, nel quale i vecchi rancori di una compagnia di amici storici, riaffiorano prepotenti non appena il protagonista, tornato a Genova per il funerale di uno di loro, vittima dei propri eccessi e purtroppo impantanatosi in una dipendenza difficile da dominare, arriva al loro cospetto.

 

Fra i protagonisti, di un film frutto di una storia lineare e ben strutturata, spiccano le interpretazioni di Maya Sansa, Paolo Pierobon e ovviamente quella dell’attore di teatro Tommaso Ragno, nel ruolo di un figliol prodigo che ritorna a Genova, una delle città meno sfruttate dal cinema e dalle fiction di casa nostra, riuscendo a modellare il proprio registro recitativo verso una vis silenziosa che lo trasforma in un investigatore improvvisato che prima del colpevole dell’omicidio di Maurizio, il suo migliore amico di un tempo, si troverà a fare i conti con una città diversa da come l’aveva lasciata. O della quale semplicemente si era dimenticato una volta allontanatosi.

 

Per il suo esordio dietro la macchina da presa Alessandro Roia opta per un giallo dalla trama solida e cupa, nella quale non abbondano i colpi di scena e nel quale per una volta preferisce non apparire come protagonista. Scegliendo come location una città di mare che non viene praticamente mai nominata, ma che risulta molto livida e lugubre al punto di ricordare la recente esperienza di Mario Martone con la “suaNapoli evocata nel corso della sua ultima pellicola: Nostalgia (id.; 2022) ove il ritorno a casa di Piefrancesco Favino può facilmente essere accostato a quello del Luca di Tommaso Ragno.

 

Film che alla fine scorre veloce anche grazie a una durata attestatasi attorno ai 75 minuti. Unica pecca forse quella lentezza necessaria a fare sedimentare il lato più psicologico della trama. Ma pellicola di esordio che fa comunque ben sperare per il proseguo professionale di uno degli attori italiani fra i più interessanti del nostro panorama.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati