Regia di Simone Scafidi vedi scheda film
Un omaggio appassionante e filologico, che attraverso il racconto della vita e della carriera del maestro parla in controluce di un’epoca cinematografica perduta.
Partendo dal presupposto secondo il quale Argento avrebbe scritto i suoi film più celebri all’interno di stanze d’hotel così da isolarsi totalmente, il documentario lo vede tornare in un hotel per la stesura di un nuovo scritp. Un pretesto, questo, col quale intervistarlo e – con accortezza e pudicizia – penetrare nei più intimi meandri del suo passato. Interessante quindi il materiale d’archivio e preziosissimi i contributi (Guillermo del Toro, Gaspar Noé, Nicolas Winding Refn, oltre ai connazionali Claudio Simonetti, Michele Soavi e Luigi Cozzi tra i vari) con una pregevole abilità nel discorrere costante tra il pubblico e il privato. Attraversato da una malinconia velata ma costante che sembra quasi orientata a un’idea di prossimità della morte, “Dario Argento Panico” scavalca senza dubbio qualsiasi altro lavoro realizzato sul regista. Più bilanciato e riuscito del già interessante precedente lavoro di Simone Scafidi su Fulci, “Fulci for Fake” (2019).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta