Regia di Jack Archer vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 80 - CLASSICI RESTAURATI
La vita e l'opera, scarna ma tutta da riscoprire, dello sfortunato ma assai talentuoso regista scozzese Bill Douglas, riportato in vita nel ricordo affettuoso e accorato del suo più caro amico del cuore. Un portavoce e testimone privilegiato, forse l'unico in grado di ricostruire il percorso cinematografico di un talento unico che, per problematiche ed imprevisti di vario genere, non ha potuto esprimersi come avrebbe meritato, andando anche incontro ad una fine prematura.
Il documentario di Jack Archer si rivela una vera chicca, in grado di farci conoscere opere cinematograficamente notevoli come la trilogia di cortometraggi (My childhood, My ain folk, My way home, girati tra il '72 e il '78) strazianti che prendono a prestito le drammatiche esperienze di vita del Douglas adolescente, per raccontare i traumi concreti ed emotivi di in ragazzino cresciuto nell'indigenza del periodo dell'Ultima Guerra.
Nel film spicca anche il rapporto solidale di amicizia sincera e solidale, che non fu amore, ma qualcosa di ancor più forte, con l'amico Peter Jewel, grazie al quale il documentario di Archer ha potuto diventare un racconto così accorato e struggente, oltre che profondo e prezioso.
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