Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
In "Al di là del bene e del male, Preludio a una filosofia dell'avvenire" (1886) il filosofo Nietzsche sostanzialmente enuncia, in vista del nuovo secolo, la propria filosofia etica, caratterizzata da un'assenza di morale tradizionalmente intesa, schiacciata dal pregiudizio (soprattutto quello cristiano) che ha condizionato anche il pensiero e il comportamento degli spiriti liberi. Con il film dal medesimo titolo, la Cavani ha raccontato dell'intenso rapporto che legò il filosofo tedesco a Paul Ree, anch'egli tedesco, presentato nel film come medico, ma in realtà filosofo e scrittore, e la transfuga russa Lou Salomé, anch'ella studiosa e scrittrice. I tre convissero per un certo periodo sotto lo stesso tetto in un ménage a trois che fu probabilmente casto, ma che destò lo scandalo nella famiglia del filosofo (e la gelosia della sorella). La storia si concluse con l'infelice matrimonio della Salomé con lo studioso di linguistica Carl Andreas, e con la precoce dipartita di Nietzsche (dopo un lungo periodo di pazzia) a 56 anni nel 1900, proprio alle soglie del nuovo secolo che avrebbe dovuto giovarsi della sua nuova "morale" e che purtroppo, invece, vide affermarsi una versione degenerata di superuomo.
La Cavani ha il pregio di affrontare temi e personaggi importanti ed interessanti (da San Francesco a Nietzsche da Milarepa a Galileo), ma di farlo con film per lo più verbosi e noiosissimi. Qui riesce almeno parzialmente ad evitare la trappola della noia, soprattutto grazie ad alcuni bravi attori (penso in particolare a Josephson e a Virna Lisi), sapendo amalgamare sufficientemente le discettazioni filosofiche con i tormenti della vita privata: non per niente, almeno secondo me, le parti migliori sono quelle ambientate nella villa avita dei Nietzsche, dove dominano la scena le due feldmarescialle che sono la madre e la sorella del filosofo. Certo, anche qui la Cavani varca sovente la soglia del ridicolo, come nella scena del balletto del Diavolo a Venezia, ma d'altra parte è possibile che la regista abbia questa vocazione. Inoltre pare volerci offrire una buona dose di chiappe sia femminili che maschili, comprese quelle di Robert Powell (Salford, Inghilterra, 1944), appena reduce dal Gesù di Zeffirelli.
A trent'anni di distanza, Al di là del bene e del male della Cavani non ci dice poi granché sull'importanza di Nietzsche come filosofo, ma può incuriosire e stimolare qualcuno alla lettura delle sue opere.
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