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Gasoline Rainbow

Regia di Bill Ross IV, Turner Ross vedi scheda film

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La recensione su Gasoline Rainbow

di EightAndHalf
7 stelle

Il lato chiaro di Spring Breakers: si corre a perdifiato nella wilderness americana, ci si sballa, si fanno schiamazzi e fuochi sulla spiaggia, si balla a ritmo di AC DC (forse il miglior impiego di Let There Be Rock della storia del cinema), ma si tratta del lato chiaro del capolavoro di Harmony Korine (citato svariate volte durante il film) perché non è una lunga preghiera. Gasoline Rainbow è invece un filmino fatto fra amici, totalmente dentro le prospettive infantili di una generazione che rivendica la possibilità di divertirsi e scorrazzare per gli USA senza essere maledetta, senza morire o attraversare situazioni al limite, senza pulsioni autodistruttive. Una dimensione positiva dunque, sì, ma mai comoda: lo spettatore deve assistere a quasi 2 ore di pura energia antinarrativa, come dentro una fiera del cinema di Larry Clark senza lo sguardo torbido e invadente del regista americano. Turner e Bill Ross devono mimetizzarsi con le persone che raccontano, dunque il loro occhio diventa oggetto fra gli oggetti, prospettiva contingente nella folla, tentativo di cattura di un perenne movimento, di una perenna agitazione. Gasoline Rainbow prosegue a perdifiato con un lavoro di montaggio che potrebbe essere semplicemente realizzato dai ragazzini protagonisti per celebrare il loro viaggio verso un´ideale crescita, senza paternalismi né filtri esteriori, sebbene poi il risultato finale sia un´esperienza di equilibrismo che sarebbe impossibile fuori da un progetto lucido ed esteriore, contesa fra punk e sublime. Quindi è perfetta emulazione. Si deve stare al gioco, si devono accettare gli sfoghi infantili dei cinque adolescenti e credere con loro che siano le cose più giuste e naturali da dire, bisogna sforzarsi di entrare. Se si dà fiducia, il viaggio ironicamente fallimentare dei protagonisti (costellato di piccole tragicomiche sfortune) diventa un´occasione per assimilare un mondo che il cinema indie americano ci fa credere sempre vicino, ma che mai come qui siamo riusciti a toccare.

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