Regia di Simone Massi vedi scheda film
Invelle (2023): locandina
FESTIVAL DI VENEZIA 80 - ORIZZONTI
"-Dove sei stato? -Invelle"
Zelinda nel 1918, Assunta nel 1943 e Icaro nel 1978: tre infanzie contadine per raccontare tre quarti di '900 italiano da parte dell'apprezzato disegnatore Simone Massi e la sua equipe.
Il Belpaese tratteggiato - è proprio il caso di utilizzare questo termine - attraverso due devastanti guerre e gli anni del terrorismo che hanno fatto seguito al boom economico dei '60.
Eventi lasciati sullo sfondo, ma presenti saldamente negli episodi di vita analizzati attraverso le esperienze di vita di tre bambini del Centro Italia contadino.
Invelle (2023): scena
Lo stile irrequieto come un mare agitato, il perenne movimento irregolare dei compositi disegni di Simone Massi si destreggiano in modo perfetto dando modo all'autore di esordire nei tempi lunghi con un'opera fitta di suggestione e densa di narrazione.
La visione d'insieme punta ad inquadrare le fatiche, i sacrifici e le metamorfosi di un paese contadino verso un mondo industrializzato che promette molto, ma mantiene solo in parte.
Invelle (2023): scena
Gli orrori di un 900 travagliato da violenze e guerre sono analizzati tramite gli occhi disincantati dei bambini.
Invelle, che sta a significare "in nessun luogo" nel dialetto della terra natia dell'autore, è un film di animazione magnifico, potente, lancinante, recitato da alcune magnifiche voci del nostro cinema, tra cui inconfondibile si rivela quella roca e magica di Filippo Timi.
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