Regia di Fien Troch vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 80 - CONCORSO Holly è il nome di una quindicenne che, schiva e un po' impacciata, si ritrova dapprima solitaria e senza amici, poi letteralmente bullizzata dai coetanei che si convincono sia strana.
Il giorno in cui telefona di primo mattino a scuola per comunicare che non andrà a lezione, adducendo motivazioni gravi inerenti la sorta della scuola stessa, e poco dopo in grosso incendio del plesso scolastico provoca la morte di dieci alunni, ecco che Holly si trasforma da matta della scuola a santina da sfruttare come fenomeno da baraccone a convenienza di chi si appresta a coinvolgerla.
La regista belga di Home torna al Lido, dopo Home presentato ad Orizzonti 2015, meritandosi stavolta la prestigiosa sezione del Concorso.
Il film, che rimane sin troppo sospeso, si rivela una sorta di Carrie di Stephen King, ma meno istintiva e satanica, che finisce da bullizzata a santificata per i suoi paventati poteri premonitori che la trasformano da oggetto di scherno, ad utensile prezioso e scaramantico.
Fien Troch dirige un film dalla storia tutt'altro che nuova, che si rivela un po' inerte, che non svela particolari doti artistiche o narrative in capo alla finestra che si rivelò più incisiva ed interessante nel precedente e già accennato film Home.
Anche a livello di interpretazione, Holly non si segnala per prestazioni di eccessivo rilievo e la vicenda scorre via in po' risalita e lenta, senza mai riuscire a provocare qualche guizzo di interesse nello spettatore.
L'inclusione del titolo tra i film del Concorso si rivela a tutti gli effetti decisamente un azzardo, Ancor più quando si nota proprio "parcheggiato" in Orizzonti il bel lavoro più recente del grande autore giapponese Tsukamoto, Shadow of Fire.
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