Espandi menu
cerca
The Theory of Everything

Regia di Timm Kröger vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 219
  • Recensioni 6705
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Theory of Everything

di alan smithee
6 stelle

locandina

The Theory of Everything (2023): locandina

FESTIVAL DI VENEZIA 80 - CONCORSO

Ad inizio anno '60 il giovane studiosi Johannes si reca con il suo professore di riferimento ad un congresso scientifico nelle Alpi austriache.

In loco, frequentando un locale, rimane abbagliato dall'avvenenza di Karin, una pianista jazz, che ha informazioni specifiche su Johannes e il lavoro a cui si sta dedicando.

Durante il soggiorno montano, alcune morti violente e misteriose si compromettono il candore di quel paesaggio montano puro e schietto che caratterizza quel sito montuoso.

 

Jan Bülow, Hanns Zischler

The Theory of Everything (2023): Jan Bülow, Hanns Zischler

Jan Bülow, Olivia Ross

The Theory of Everything (2023): Jan Bülow, Olivia Ross

I due studiosi, ma in particolare il giovane con la sua nuova amica, si trovano coinvolti a scoprire i segreti nascosti della montagna e delle misteriose gallerie che la attraversano, cercando di scoprire com'è implicato nella vicenda un altro enigmatico ospite della struttura, di origine iraniana. Come se non fosse sufficiente l'intrigo in essere, intervengono anche in campo alcuni fenomeni poco spiegabili come una strana formazione di nuvole nel cielo.

La risposta ai misteri in corso, ammesso che ce ne possa essere una, è racchiusa nei principi legati alla meccanica quantistica.

scena

The Theory of Everything (2023): scena

La teoria di un multiverso o comunque dell'esistenza di differenti dimensioni coesistenti trova una dimostrazione pratica ai danni di un giovane matematico impegnato ad un convegno sulle Alpi.

Dalla Germania un thriller fantascientifico affascinante e dispersivo che pare uscito dalla fantasia retrò dai risvolti maniacali del cinema di Guy Maddin.

Opera seconda del regista tedesco Timm Kröger, cineasta da tenere d'occhio per il futuro, affascinante, singolare, un po' irrisolto e poco comprensibile.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati