Regia di Timm Kröger vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 80 - CONCORSO
Ad inizio anno '60 il giovane studiosi Johannes si reca con il suo professore di riferimento ad un congresso scientifico nelle Alpi austriache.
In loco, frequentando un locale, rimane abbagliato dall'avvenenza di Karin, una pianista jazz, che ha informazioni specifiche su Johannes e il lavoro a cui si sta dedicando.
Durante il soggiorno montano, alcune morti violente e misteriose si compromettono il candore di quel paesaggio montano puro e schietto che caratterizza quel sito montuoso.
I due studiosi, ma in particolare il giovane con la sua nuova amica, si trovano coinvolti a scoprire i segreti nascosti della montagna e delle misteriose gallerie che la attraversano, cercando di scoprire com'è implicato nella vicenda un altro enigmatico ospite della struttura, di origine iraniana. Come se non fosse sufficiente l'intrigo in essere, intervengono anche in campo alcuni fenomeni poco spiegabili come una strana formazione di nuvole nel cielo.
La risposta ai misteri in corso, ammesso che ce ne possa essere una, è racchiusa nei principi legati alla meccanica quantistica.
La teoria di un multiverso o comunque dell'esistenza di differenti dimensioni coesistenti trova una dimostrazione pratica ai danni di un giovane matematico impegnato ad un convegno sulle Alpi.
Dalla Germania un thriller fantascientifico affascinante e dispersivo che pare uscito dalla fantasia retrò dai risvolti maniacali del cinema di Guy Maddin.
Opera seconda del regista tedesco Timm Kröger, cineasta da tenere d'occhio per il futuro, affascinante, singolare, un po' irrisolto e poco comprensibile.
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