Regia di Demián Rugna vedi scheda film
Dopo "Aterrados", abbastanza una conferma per il regista argentini di genere Démian(un nome, una predestinazione) Rugna, che scrive e dirige una cupissima storia di possessione demoniaca pestilenziale, nella piatta e rurale ambientazione spesso in pieno sole, della pampa argentina, mostrandoci invece orrori di mutazione escrescenziale dei corpi, e comportamenti dannati di azione scioccantemente splatter e di fatto, alquanto neri ma in piena luce. In più di un'occasione debitori per la improvvisa feroce violenza, follia, di chi lo compie, dai due "Il Villaggio dei dannati", di Wolf Rilla, e John Carpenter.
E' ben condotta e con una certa padronanza, unitarietà di stile a renderlo riconoscibile, il preciso cronoprogramma degli eventi tra giorno e notte nelle 24h di narrazione della Storia, per una notte che più notte non si può e alla cui alba si assisterà anche alla venuta del nuovo figlio bambino del demonio, o anticristo che dir si voglia, prendendo nella suggestiva sequenza anche qualche citazione visiva analoga da un regista ormai dimenticato, come ne "L'Ultima Profezia" di Widen.[...]
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