Regia di Sébastien Vanicek vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 80 - SIC: FILM DI CHIUSURA
Un collezionista di insetti e rettili si appropria del ragno sbagliato. Un aracnide velenosissimo che un adeguato ed inquietante incipit spiega doverosamente allo spettatore di cosa sia capace, finisce nel rettilario che un giovane delinquentello di borgata tiene nel suo caotico appartamento, sito in un orribile ma avveniristico palazzo a forma di enorme medaglione circolare.
Il ragno, che presto riesce a liberarsi dal contenitore difettoso che provvisoriamente lo ospita, so trova così bene in quel luogo che decide di prolificare alla grande, diffondendo milioni di suoi amabili pargoli affamato e generando il panico tra le mura dell'avveniristico blocco di cemento armato, divenuto teatro di guerra di una gara di sopravvivenza umana davvero impari.
Panico e morte, con insetti letali che si moltiplicano in numero e dimensione, permettono al giovane e talentuoso regista Sèbastien Vanicek di mettersi alla prova con riprese davvero interessanti e una storia urlata piena di cliché di genere, ma godibile.
La SIC di Venezia 80 chiude omaggiando il genere, attraverso questo horror non proprio nuovo, ma girato bene. Una sorta di Aracnofobia europeo, trent'anni dopo, senza grandi majors ma con la voglia di fare qualcosa di diretto bene.
Tra gli interpreti si nota il giovane e bravo Finnegan Oldfield, non nel ruolo di protagonista, ma in una parte determinante tra i comprimari.
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