Agnese, lavandaia analfabeta delle valli di Comacchio, prodiga il suo affetto e le sue cure al marito Paolo, marxista convinto, che nonostante l'handicap di cui soffre (è pressoché paralizzato) svolge attività politica clandestina. Quando Paolo viene deportato e ucciso dai tedeschi, Agnese reagisce unendosi come staffetta a un gruppo di partigiani...
Note
Per la prima (e unica) volta, un episodio della Resistenza si focalizza su una protagonista femminile, interpretata da un'intensa Thulin. Adattando il romanzo omonimo di Renata Viganò, uscito nel 1949, Montaldo spinge il pedale dell'emotività ma riesce a tenere sufficientemente a freno l'enfasi.
Diligente illustrazione del bellissimo libro di Renata Viganò.Pellicola senz'altro dignitosa, ma da un romanzo intenso come quello di riferimento, mi sarei aspettato qualcosa di più. Questo invece va poco oltre la sufficienza e il merito è in gran parte del'intensa prova della Thulin.
La protagosta è una donna,l film si concentra di pù sulla quotidianità materiale dei partigiani, i sacrifici, il dolore, il coraggio, gli stratagemmi escogitati per la sopravvivenza.Film lento ma ben recitato.voto 6 -
“Cosa c’è scritto?” “Partigiano.”
Questa scena non è all’inizio ma dopo circa mezz’ora di film. La protagonista, Agnese, si trova nel paesello sparso nella campagna del Ferrarese e davanti a lei si mostra l’agghiacciante scena di un partigiano impiccato dai tedeschi (ancora presenti) e con appeso un cartello con su scritto “Partigiano”.
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Un film non scontato sulla lotta partigiana nel nord Italia; tratto da un romanzo di Renata Viganò, sceneggiato dal regista stesso assieme a Nicola Badalucco, questo Agnese va a morire trova nella Thulin un'ottima protagonista, un giovane Michele Placido nei panni di Tom ed in ruoli minori sfoggia pure Johnny Dorelli, Flavio Bucci, Ninetto Davoli. Montaldo si conferma regista di… leggi tutto
Nel celebrare la Festa della Liberazione dall'oppressione del nazifascismo, quest'anno ripercorro alcuni momenti della storia del cinema italiano.
La lista che troverete non ha la presunzione di essere esaustiva, ma…
Uno dei migliori film sulla resistenza. Commovente, senza mai essere retorico. Profondamente umano. Forse per via di questi pregi, è introvabile: un dvd non è ancora uscito. Dà valore alla lotta condotta in favore dei diritti umani. Soprattutto in favore del rifiuto contro ogni collaborazionismo, politico e morale. Se il potente è raccapricciante, non può che…
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Commenti (2) vedi tutti
Diligente illustrazione del bellissimo libro di Renata Viganò.Pellicola senz'altro dignitosa, ma da un romanzo intenso come quello di riferimento, mi sarei aspettato qualcosa di più. Questo invece va poco oltre la sufficienza e il merito è in gran parte del'intensa prova della Thulin.
commento di (spopola) 1726792La protagosta è una donna,l film si concentra di pù sulla quotidianità materiale dei partigiani, i sacrifici, il dolore, il coraggio, gli stratagemmi escogitati per la sopravvivenza.Film lento ma ben recitato.voto 6 -
commento di wang yu