Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Non tutto è chiaro, anzi, forse non molto è chiaro. Comunque il film ha un suo indiscutibile fascino. Sembra un'altra enigmatica riflessione del regista polacco sul destino e la sua casualità, a volte persino assurdità. Non ho ben capito cosa significhi il doppio della protagonista, e in che senso sia da intendersi, ma forse neppure Kieslowski ne aveva un'idea precisa. Allo stesso modo, non ho afferrato cosa significhi la reazione della ragazza quando guarda le foto nelle scene finali.
Nelle parti girate in Polonia compaiono in secondo piano i tumulti di piazza di quegli anni in cui cadde il comunismo. Tuttavia sono importanti come la carta da parati, e l'interesse del regista è calamitato da tutt'altro. Grande importanza sembrano avere piccoli accadimenti per altri versi banali, come una vecchia (o due vecchie...) che attraversa la strada o una macchina bruciata portata via dal carro attrezzi.
E' un film di regia, ma la sua protagonista assoluta è Irene Jacob con il suo volto molto espressivo. Con un po' di buona volontà e senza pretesa di capire si arriva in fondo con soddisfazione.
Molto bella. Esiste su CD?
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